Alessandro Cattelan fuori dai giochi Rai: parcheggiato in attesa di tempi migliori?
La stagione 2025-2026 della Rai segna uno stop importante per Alessandro Cattelan. Dopo aver acceso i riflettori con Stasera c’è Cattelan e dopo la co-conduzione di Sanremo 2025, il conduttore piemontese sparisce dai palinsesti della tv pubblica. Nessun progetto in prima serata, nessun format innovativo su Rai 2. Una scelta che sorprende, considerando i risultati ottenuti e il forte seguito tra il pubblico giovane. Secondo il direttore Stefano Coletta, Cattelan resta “un talento complicato per la tv generalista”. Parole che lasciano poco spazio all’immaginazione. Per ora, il conduttore continua la sua corsa altrove: nel 2026 sarà giudice a Italia’s Got Talent su Disney+, e tornerà su RaiPlay con la seconda stagione di Hot Ones Italia.
Ma l’assenza più rumorosa è proprio quella dalla tv di Stato, che punta a rilanciare volti storici e rassicuranti. E qui entra in scena Nicola Savino. Sarà lui il nuovo volto della Rai per due progetti chiave del 2026: Tali e Quali, versione “nip” del celebre show di imitazioni, e il DopoFestival, lo storico appuntamento post-Sanremo. Una scelta netta, voluta direttamente da Carlo Conti, che non solo conferma Savino come erede ideale del DopoFestival, ma gli affida anche la conduzione di uno dei programmi più popolari della rete ammiraglia.
Conti, confermato alla guida del Festival di Sanremo 2026, fa così un passo indietro nella gestione dei contenuti collaterali, lasciando spazio a Savino per portare freschezza e ironia. Una doppia investitura che, negli ultimi anni, non si era mai vista così chiara. Nessun altro conduttore aveva ottenuto contemporaneamente la fiducia per due programmi così diversi ma centrali per l’identità Rai. Savino, che nel frattempo continuerà a condurre Freeze su Rai 2, si prepara quindi a una stagione intensa. Per lui, già rodato tra radio e tv, questa è l’occasione perfetta per consolidare il suo ruolo in Rai 1, dopo anni tra Mediaset, TV8 e Radio Deejay.
La Rai punta quindi su un volto trasversale, capace di parlare a pubblici diversi senza snaturare il linguaggio della tv generalista. Mentre Cattelan, icona dell’innovazione e dei linguaggi più giovani, resta momentaneamente in panchina, Nicola Savino diventa la carta vincente per traghettare la Rai verso un pubblico più ampio ma sempre attento alla leggerezza e al divertimento. In attesa di capire se Cattelan troverà spazio altrove (Mediaset o Amazon Prime Video restano ipotesi sul tavolo), l’unica certezza è che il 2026 sarà l’anno di Savino. Con buona pace di chi si aspettava un futuro più luminoso per il conduttore piemontese sulla tv di Stato.
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