Su RaiPlay una telefonata. Un addio. Nessun effetto speciale, solo parole. E due voci che conosci bene: Vanessa Incontrada e Giorgio Panariello.
“Nel posto giusto” è il nuovo cortometraggio in esclusiva su RaiPlay. Dura solo 17 minuti, ma lascia addosso un’emozione che va ben oltre. Parla di qualcosa che conosci: l’istante esatto in cui capisci che una storia è finita. E lo fa senza sconti. Incontrada e Panariello non hanno bisogno di scenografie. Non si guardano neanche in faccia. Parlano al telefono. Eppure tu ti senti lì, con loro. A metà tra la fine e il rimpianto.
Il film, scritto e diretto con misura quasi chirurgica, si muove su un solo binario: una lunga telefonata che dice tutto, anche quello che non viene detto. Dialoghi vivi, crudi, senza filtri. Come quelli che ognuno di noi ha pronunciato almeno una volta nella vita. O avrebbe voluto. “Nel posto giusto” è il luogo dove ci si incontra per lasciarsi. Una zona sospesa tra il passato e ciò che non sarà più.
Vanessa Incontrada non interpreta un personaggio. È una donna vera, in bilico tra orgoglio e dolore. La sua voce trema, poi si spezza. Ma non cede mai del tutto. Giorgio Panariello è una rivelazione. Dimentica la comicità, la televisione, i palchi. Qui è solo un uomo che ha capito troppo tardi. E che prova, con le parole, a recuperare il tempo perso.
I due non si erano mai messi così a nudo. E si vede. Si sentono. Ogni parola è scelta con precisione. Ogni silenzio pesa. E la regia invisibile esalta il cuore del progetto: il linguaggio, le voci, i non detti. Non servono musiche drammatiche. Basta una telefonata. E due attori che diventano persone.
RaiPlay continua a puntare su produzioni originali. Ma qui va oltre. Questo cortometraggio non è pensato per la TV. È pensato per chi oggi guarda i film sul telefono, sul treno, a letto. Per chi ha poco tempo ma cerca storie che colpiscano nel profondo. “Nel posto giusto” dura 17 minuti. Ma resta nella testa per ore. Perché parla d’amore. E lo fa senza retorica. Senza effetti. Solo parole. Solo verità.
Questo cortometraggio potrebbe aprire una nuova strada. Una nuova grammatica narrativa fatta di brevità, emozione e autenticità. Già si parla del suo impatto su altri progetti in cantiere per RaiPlay e non solo. Non è un caso. “Nel posto giusto” dimostra che si può raccontare una storia universale con pochissimi elementi. E che il pubblico è pronto. Pronto a lasciarsi colpire da un film che non ti intrattiene, ma ti attraversa.
È un progetto minimalista, ma potentissimo. E segna anche una nuova tappa nella collaborazione tra Incontrada e Panariello, già colleghi in passato ma mai così intensi insieme. Qui c’è qualcosa di più. Una chimica sottile. Una fragilità condivisa. Uno spazio nuovo per la loro arte.
Perché dura poco, ma dice molto. Perché se ti è mai capitato di dover dire addio, ti ci ritroverai. Perché è il tipo di film che ti fa compagnia nei silenzi. Ma soprattutto perché è su RaiPlay ora. Gratis. Disponibile per tutti. E con un valore emotivo che non si compra. Guardalo adesso. Non perché è breve, ma perché è vero. E in soli 17 minuti, ti ricorderà cosa vuol dire amare. E lasciar andare.
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