Valentina Romani dopo Gerri nel film più atteso del 2025: nel cast anche Nicolas Maupas

Valentina Romani, da Gerri al film in costume con Nicolas Maupas: la nuova eroina del nostro immaginario.

C’è un momento preciso in cui ci si rende conto che Valentina Romani non è più “quella di Mare Fuori”. Succede guardando Gerri, la serie tv rivelazione del 2025 diretta da Giuseppe Bonito. Succede ancora di più quando la si vede nei panni di Beatrice, la spia russa che anima Alla festa della rivoluzione, il film in costume di Arnaldo Catinari atteso nelle sale per fine anno. Due ruoli diversissimi, due tempi narrativi lontani, un unico denominatore: la capacità magnetica di Romani di imporsi come volto femminile centrale in narrazioni dominate da uomini tormentati. In Gerri, interpreta Lea Coen, viceispettrice di polizia trasferita a Bari da Roma, figura lucida, intransigente, profondamente empatica.

Un personaggio scritto con intelligenza e rispetto, che non serve la trama solo per romanticizzare il protagonista, ma per tenergli testa. Gerri Esposito, interpretato da Giulio Beranek, è ispettore di origine rom con un passato che gli brucia ancora sotto pelle. Lea, però, non si lascia abbagliare dal suo tormento. Lo guarda, lo studia, lo sfida. E con lui costruisce una relazione fatta di rispetto, silenzi che pesano e piccole crepe. Valentina Romani, in conferenza stampa, ha parlato di Lea come di “una donna che si salva da sola, anche quando si innamora”. E basta questa frase per capire quanto il personaggio abbia colpito nel segno.

Valentina Romani dopo Gerri: film in costume con un cast pazzesco, cosa aspettarsi

Ma è con Alla festa della rivoluzione che Romani compie lo scarto definitivo. Dimenticate le divise e i commissariati. Beatrice è un enigma tra le lenzuola della Storia, una spia al servizio della Russia piombata a Fiume durante l’impresa dannunziana del 1919. A darle il controcampo emotivo e politico c’è Nicolas Maupas, che interpreta Giulio, ex soldato e anarchico, uno che nella vita ha disertato più verità che trincee. Il loro rapporto è fatto di sfioramenti, scontri ideologici e un amore impossibile che si consuma in una città sul punto di esplodere. Il film, prodotto da Italian International Film con Rai Cinema, è un grande affresco storico che sa di rivoluzione e desiderio, di tensione e utopia. Il tutto con costumi d’epoca cuciti su misura e un impianto visivo che omaggia Visconti e Bertolucci.

valentina romani
Valentina Romani dopo il grande successo di Gerri su Rai 1

Romani e Maupas, già amatissimi dalle nuove generazioni grazie alle loro interpretazioni in Tutto chiede salvezza e Mare Fuori, si ritrovano in un progetto che li fa brillare in un registro completamente nuovo. Non sono più solo volti pop, ma attori maturi che si misurano con la complessità della storia e dei sentimenti. Valentina Romani diventa così simbolo di una nuova femminilità cinematografica: forte ma mai invulnerabile, autonoma ma non cinica. Che sia in un commissariato moderno o in un palazzo diroccato nella Fiume post-bellica, il suo sguardo racconta sempre qualcosa che vale la pena ascoltare. E mentre il pubblico si affeziona a Lea Coen settimana dopo settimana, già cresce l’attesa per il ritorno di Romani al cinema. Alla festa della rivoluzione promette di essere uno di quei film di cui si parlerà a lungo, e non solo per il suo impianto storico impeccabile. Ma perché racconta, attraverso gli occhi di Beatrice, il coraggio di scegliere da che parte stare, anche quando tutto attorno chiede solo di sopravvivere.

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