Il momento in cui Montalbano è rinato: il racconto inedito del produttore Carlo Degli Esposti.
Il produttore Carlo Degli Esposti, figura chiave nella fiction italiana e fondatore di Palomar, ha regalato al pubblico dell’Italian Global Series Festival uno dei momenti più emozionanti dell’evento. Con la voce ferma ma visibilmente commossa, ha raccontato un episodio rimasto finora nel dietro le quinte della fiction Rai Il giovane Montalbano. Un aneddoto che getta nuova luce sulla scelta di Michele Riondino come protagonista, ma anche sull’intensità con cui certe decisioni artistiche nascono. Degli Esposti non è un semplice produttore. È l’uomo dietro a una lunga serie di successi che hanno definito l’identità della serialità italiana degli ultimi trent’anni. Oltre al Commissario Montalbano, porta la firma Palomar anche Braccialetti Rossi, La Porta Rossa e Il Nome della Rosa, solo per citarne alcuni.
Ma è proprio con Il giovane Montalbano che Degli Esposti ha voluto compiere un’operazione delicata: dare un volto, un’anima e un passato al personaggio di Salvo Montalbano, senza tradirne la forza narrativa né l’eredità di Andrea Camilleri. La serie prequel, andata in onda dal 2012 al 2015, ha permesso ai fan del commissario di Vigàta di scoprire un Salvo più impulsivo, ancora in costruzione, con tutte le sfumature dell’età e dei primi errori. Un progetto fortemente voluto da Degli Esposti per completare l’arco del personaggio, mantenendo intatta la qualità narrativa e visiva della serie madre.
“L’ho visto scendere verso un dirupo scosceso. Ho capito in quel momento, guardandolo di spalle che sarebbe stato lui il giovane Salvo Montalbano”. Durante l’intervento al festival, Carlo Degli Esposti ha rivelato per la prima volta il momento esatto in cui ha capito che Michele Riondino fosse il volto giusto per interpretare il giovane Montalbano. Si trattava di un provino, una scena da girare in esterna, in cui l’attore doveva scendere un tratto di strada difficile, quasi un dirupo. Un gesto semplice, ma osservato da Degli Esposti con l’occhio di chi sa riconoscere l’anima di un personaggio. La platea che si è fatta improvvisamente silenziosa. Nessuna battuta, nessuna prova di recitazione tradizionale: solo un movimento, un’inclinazione del corpo, un’energia che ha convinto all’istante il produttore.
Con orgoglio, Degli Esposti ha poi sottolineato quanto quella scelta si sia rivelata felice. Michele Riondino, da allora, ha costruito una carriera importante nel cinema e nel teatro, diventando uno degli attori più stimati della sua generazione. Un esperimento che ha cambiato la sua vita, ma non solo. Il racconto ha commosso molti presenti. Non solo per la rivelazione in sé, ma per il modo in cui Degli Esposti ha saputo trasmettere l’umanità che c’è dietro ogni scelta artistica. In quel “guardandolo di spalle”, c’è tutto l’istinto di un produttore che ha creduto in una sensazione prima ancora che in un curriculum. E in quello sguardo emozionato, il senso profondo di una fiction che, anche grazie a questo dettaglio nascosto, ha saputo entrare nel cuore del pubblico.
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