Stasera in tv su Rai 5 (canale 23), va in onda American Woman (2018), un film che ha segnato una svolta per Sienna Miller. Non è un thriller. Non è un caso da risolvere. È la storia straziante di una donna che perde tutto e sceglie di non perdersi.
Il film, diretto da Jake Scott e scritto da Brad Ingelsby, è ambientato nella Pennsylvania rurale tra fine anni ’90 e primi 2000. Il contesto è familiare, ma la storia è universale. La protagonista è Deb Callahan, una madre single che a 33 anni si ritrova a crescere da sola il nipotino. La figlia, Bridget (interpretata da Sky Ferreira), esce una sera e non torna più. Da quel momento, la vita di Deb si ferma. O meglio, cambia direzione. Non ci sono indagini da seguire. C’è solo un vuoto da abitare.
Accanto a Miller, nel cast ci sono Christina Hendricks, Aaron Paul, Jacki Weaver, Will Sasso e Alex Neustaedter. Ognuno porta in scena un pezzo di mondo, fatto di relazioni, fratture e legami che resistono.
American Woman è stato presentato al Toronto International Film Festival nel 2018. Ha ricevuto recensioni entusiaste, soprattutto per la performance dell’attrice protagonista. Sienna Miller si spoglia di ogni artificio. È cruda, autentica, disarmante. La sua Deb non cerca pietà. Cerca solo di andare avanti, un giorno alla volta. In origine, il ruolo doveva andare ad Anne Hathaway, che rinunciò per altri impegni. Un cambio che ha dato a Miller la possibilità di brillare in uno dei ruoli più intensi della sua carriera.
American Woman non è fatto di colpi di scena. È fatto di giorni che passano. Di silenzi. Di cene vuote e ricordi che non mollano mai la presa. Deb vive in una casa modesta. Lavora, ama, cade e si rialza. Nessuna scena madre, solo vita vera. Per questo il film colpisce tanto. Le relazioni familiari sono al centro: il rapporto con la sorella Katherine (Hendricks) e la madre Peggy (Weaver) è complesso, a tratti ruvido. Ma mai privo d’amore. Durante gli undici anni in cui la figlia resta scomparsa, Deb cresce. Si rompe e si ricompone. Non smette mai di cercare, nemmeno quando sembra aver smesso di sperare.
Il film è anche una riflessione sulla maternità non idealizzata. Deb ha avuto la figlia a 16 anni. Non ha risposte pronte. Non è perfetta. Ma ama senza condizioni. Alcune scene sono state girate in Massachusetts, nonostante la storia sia ambientata in Pennsylvania. Un dettaglio per i più attenti: il supermercato “Trucchi’s”, visibile in una scena, esiste solo nel New England.
Il successo di American Woman non è arrivato con i premi. È arrivato dopo. A poco a poco. Attraverso il passaparola e le nuove narrazioni che ha ispirato. Molti registi indipendenti hanno citato questo film come riferimento per la costruzione di personaggi femminili profondi e realistici. Il cinema americano degli anni 2010 ne è stato influenzato. Se ami i film che non ti dimenticano, che non hanno bisogno di spiegare tutto, stasera in tv su Rai 5 hai un appuntamento con una storia vera. Anche se non è tratta da fatti reali.
Perché la verità di American Woman non sta nei documenti, ma nella pelle. Nella voce rotta di una madre che non smette mai di essere madre. Solo oggi, alle 21.15 su Rai 5, una visione che tocca e resta.
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