Non è Blanca, ma rapisce al primo episodio: nuova serie che svolta la carriera di Maria Chiara Giannetta

Maria Chiara Giannetta cambia pelle (di nuovo): in arrivo una serie Sky da tenere d’occhio.

C’è una nuova serie Sky Original che sta per arrivare in punta di piedi, ma con tutta l’intenzione di lasciare il segno. Si chiama Rosa Elettrica ed è stata presentata in anteprima durante l’Italian Global Series Festival di Riccione, dove eravamo presenti per scoprire in anteprima le novità della serialità italiana in arrivo. Nonostante il titolo non campeggiasse a caratteri cubitali, è una di quelle chicche capaci di esplodere. E la protagonista, Maria Chiara Giannetta, ha tutte le intenzioni di sorprenderci ancora. Giannetta è Rosa Valera, giovane agente appena entrata nel Nucleo Protezione Testimoni, alle prese con il suo primo incarico: proteggere Cocìss, un baby boss della camorra di appena 18 anni, interpretato da Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini).

Lui ha deciso di collaborare con la giustizia, lei è incaricata di tenerlo in vita. Ma le cose si complicano in fretta: Rosa scopre una falla nel sistema, si accorge che anche la sua di vita è a rischio e, a quel punto, l’unica via d’uscita è la fuga. On the road, da Roma all’Austria, per salvarsi la pelle e forse anche la coscienza. Nonostante il DNA crime, che Giannetta conosce benissimo, Rosa Elettrica ha una pasta diversa. Più sporca, più fisica, più spigolosa. Un action thriller in sei episodi diretto da Davide Marengo, con una scrittura interamente femminile guidata da Giordana Mari e firmata, tra le altre, da Fortunata Apicella, Serena Patrignanelli e Michela Straniero. E già questo dice molto: qui la protagonista non è solo “forte”, è tridimensionale. Abbiamo incontrato Maria Chiara Giannetta a Riccione, e alla domanda: “Ma perché sempre in ruoli legati alle forze dell’ordine?” – lei ha risposto senza esitazioni: “I personaggi sono diversi tra di loro. Il crime va fortissimo in Italia: è una roba che appartiene all’Italia”.

Maria Chiara Giannetta e Rosa Elettrica: perché è un ruolo diverso da tutti

Ed è vero. Ma in Rosa Elettrica Giannetta si muove su un altro registro. Rosa non ha la leggerezza ironica di Blanca né la corazza d’onore del capitano Anna Olivieri in Don Matteo. Qui c’è un disagio che pulsa sotto la superficie: Rosa è rigida, fredda, ostenta un controllo che non ha. E il contrasto generazionale con Cocìss, lei millennial, lui Gen Z, non fa che amplificare le crepe. Il punto di forza? Una tensione continua, quasi claustrofobica, resa ancora più potente dal fatto che la fuga avviene a due: due mondi che si scontrano, due sopravvissuti costretti ad allearsi. E sì, anche un modo inedito per raccontare la criminalità giovanile in Italia, senza retorica ma con una messa in scena che punta dritta al nervo. Le riprese si sono svolte tra Napoli, Roma, l’Emilia-Romagna, il Trentino-Alto Adige e l’Austria. L’ambientazione cambia spesso, e questo aiuta la serie a costruire un ritmo che non lascia tregua. Ma il cuore della narrazione resta sempre Rosa: la sua evoluzione, le sue paure, la sua rabbia.

maria chiara giannetta
Rosa Elettrica: l’Italian Showcase all’Italian Global Series Festival di Riccione

Non è eroina, non è martire. È una ragazza incastrata in un ruolo troppo grande, che però non può permettersi di fallire. E se c’è un motivo per segnarsi questo titolo, è proprio lei: Maria Chiara Giannetta. Ogni volta che cambia ruolo, sembra che alzi l’asticella. In Blanca ci ha convinto con la fragilità e l’empatia, in Don Matteo con il piglio e il carisma. In Rosa Elettrica scopre un lato più ruvido, quasi impenetrabile. È come se stesse facendo un lavoro a ritroso, togliendo via a strati le armature empatiche per arrivare a un nucleo più crudo e autentico. Nel panorama delle nuove uscite Sky, tra grandi ritorni e titoloni altisonanti, questa potrebbe sembrare una proposta minore. Ma non lasciatevi ingannare: Rosa Elettrica è una bomba a orologeria. E Giannetta, ancora una volta, ci mette il cuore. E la faccia.

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