Sette sconosciuti, un hotel fatiscente, una terra piena di contrasti e un’età della vita che nessuno racconta mai così:su RaiPlay c’è un film che ha cambiato il modo di parlare della terza età. Si chiama The Best Exotic Marigold Hotel, ma tutti lo conoscono come Marigold Hotel.
È una commedia agrodolce, profonda e leggera al tempo stesso. Ambientata in India, girata a Jaipur, interpretata da giganti del cinema britannico come Judi Dench, Maggie Smith, Bill Nighy e Tom Wilkinson. Nel cast c’è anche Dev Patel, il giovane rivelazione di Slumdog Millionaire, che qui interpreta un ragazzo sognatore alle prese con un’eredità complicata. La regia è di John Madden, lo stesso di Shakespeare in Love. La storia è tratta dal romanzo di Deborah Moggach, These Foolish Things. Eppure, nonostante tutti questi elementi, Marigold Hotel è rimasto per molti un titolo di nicchia. Fino a oggi. Ora che è tornato disponibile su RaiPlay, è il momento perfetto per (ri)scoprirlo.
La trama è semplice, ma carica di umanità. Sette pensionati inglesi si trasferiscono in India, attratti da un’offerta online per una casa di riposo “esotica ma economica”. All’arrivo trovano un albergo decadente, lontano dalle foto patinate viste sul sito. Il giovane gestore, Sonny, ha esagerato con l’ottimismo. Ma è proprio da quel disastro che nasce la magia. Lì, tra stanze polverose e ritardi infiniti, ogni personaggio affronta qualcosa che lo blocca da anni.
Una vedova piena di paure. Un giudice alla ricerca di un amore perduto. Una coppia al capolinea. Una donna in cerca di tenerezza. Un uomo che non vuole arrendersi alla solitudine. Una ex governante razzista costretta a cambiare sguardo. Ognuno di loro rinasce. Grazie agli altri, grazie all’India. Grazie all’imprevisto. Il tono è lieve, ma non superficiale. Si ride, si riflette, ci si commuove. Non c’è retorica. C’è solo verità. Una verità che raramente il cinema ha raccontato con tanta grazia: che la vecchiaia può essere l’inizio, non la fine.
Marigold Hotel ha ricevuto numerose candidature internazionali: Golden Globe, BAFTA, British Independent Film Awards, Critics’ Choice, Screen Actors Guild Awards. Maggie Smith ha vinto il Women Film Critics Circle Award per la sua interpretazione, ruvida e tenera allo stesso tempo. Il film ha incassato oltre 135 milioni di dollari e ha ispirato un seguito, Ritorno al Marigold Hotel, uscito nel 2015 con anche Richard Gere nel cast. Ma il vero premio è stato il pubblico: adulto, fedele, commosso.
La frase simbolo? Quella che dice Sonny: “Andrà tutto bene alla fine. E se non andrà bene, non è ancora la fine.” Oggi più che mai, è la frase che molti di noi hanno bisogno di sentire. Marigold Hotel non è solo un film. È una carezza, un incoraggiamento, una finestra aperta sul possibile. Ed è gratis, su RaiPlay, per chi ha voglia di fermarsi e ascoltare una storia piena di vita.
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