Stasera in tv una storia vera ma che sembra inventata. È proprio questo che la rende impossibile da dimenticare.
Alle 21:14 su Iris, torna in onda Prova a prendermi (Catch Me If You Can, 2002), uno dei film più sorprendenti diretti da Steven Spielberg. Protagonista assoluto è Leonardo DiCaprio, qui in una delle sue interpretazioni più magnetiche. Accanto a lui, un cast stellare: Tom Hanks, Christopher Walken, Amy Adams, Martin Sheen, Nathalie Baye, Elizabeth Banks.
Il film è tratto dalla vera storia di Frank Abagnale Jr., truffatore geniale che negli anni ’60 ha raggirato banche, compagnie aeree e ospedali. Tutto prima di compiere 21 anni. Un racconto biografico che è anche una commedia raffinata, un thriller a tratti malinconico, ma sempre con un ritmo perfetto. Un mix raro, firmato Spielberg.
Quando Frank scopre che i suoi genitori stanno divorziando e che la famiglia è al collasso economico, qualcosa scatta. Fugge di casa e inizia una nuova vita. Fatto non di bugie, ma di identità alternative. Si finge pilota della Pan Am, medico, avvocato. Ma soprattutto, diventa un artista della falsificazione degli assegni. Viaggia in prima classe, soggiorna in hotel di lusso. E la cosa più incredibile? Nessuno sospetta di lui.
Nel frattempo, sulle sue tracce c’è Carl Hanratty, un agente dell’FBI interpretato da Tom Hanks. Serio, metodico, inflessibile. Tra i due nasce una strana intimità, un rapporto che va oltre il gatto-e-topo. Come se Frank stesse cercando un padre. E Carl, un figlio da salvare. Steven Spielberg costruisce intorno a questa dinamica una storia piena di ritmo, ma anche di emozioni trattenute. Ironia e malinconia si rincorrono per tutto il film.
Leonardo DiCaprio è in stato di grazia. Il suo Frank Abagnale Jr. è affascinante, impulsivo, fragile. Cambia cento volti, ma resta sempre credibile. Ogni scena è un gioco d’equilibrio tra leggerezza e disincanto. Il film è stato girato in soli 52 giorni e in ben 157 location diverse negli Stati Uniti. DiCaprio indossa più di 100 costumi. Il vero Frank appare in un cameo: è il poliziotto che lo arresta in Francia.
La colonna sonora di John Williams, più jazz e intima rispetto ai suoi classici orchestrali, accompagna perfettamente il tono ambiguo del film. E ha influenzato molte colonne sonore successive, da Catch Me a Thief ad American Hustle. Christopher Walken, nel ruolo del padre, vinse il BAFTA e il SAG Award. Il film ottenne due nomination agli Oscar e una ai Golden Globe per DiCaprio. Ma il riconoscimento più grande è arrivato dal pubblico. Con un incasso di oltre 350 milioni di dollari nel mondo, Prova a prendermi è diventato un punto di riferimento per tutti i biopic moderni.
Il film ha ridefinito il modo in cui raccontiamo i truffatori al cinema. Dopo Frank Abagnale Jr., i criminali non sono più solo pericolosi: possono essere anche fragili, geniali, seducenti. Da The Wolf of Wall Street a Inventing Anna, l’impronta lasciata da Spielberg e DiCaprio è evidente. Hanno mostrato che la verità, se raccontata con stile, può essere più affascinante della finzione.
Prova a prendermi è un film che si muove leggero, ma lascia il segno. Fa ridere, pensare, commuovere. E soprattutto, ci fa riflettere su un tempo in cui era ancora possibile reinventarsi da zero. Anche solo con una penna, un assegno e una buona dose di coraggio. Stasera in tv, se non l’avete mai visto, è il momento perfetto per lasciarsi truffare.
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