Alba Rohrwacher illumina ancora il piccolo schermo: arriva su Rai 3 Finalmente l’alba.
Non ha bisogno di presentazioni. È una di quelle attrici capaci di attraversare il cinema e la televisione con la leggerezza intensa dei grandi nomi europei, e ogni sua apparizione è un tassello di un mosaico che parla di autenticità, profondità e scelte artistiche mai banali. Dopo aver lasciato il segno nella quarta stagione de L’amica geniale, l’attrice fiorentina torna in televisione grazie alla Rai che, il prossimo 8 settembre, porterà in chiaro su Rai 3 il film Finalmente l’alba di Saverio Costanzo. Una decisione che conferma una tendenza ormai chiara: la tv di Stato ha iniziato a puntare con decisione su film d’autore, di grande spessore e con un passato di successo al cinema. E chi meglio di Alba Rohrwacher può rappresentare questo nuovo corso?
Nel film diretto da Saverio Costanzo, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Alba Rohrwacher veste i panni di Alida Valli, leggendaria diva del cinema italiano anni ’50. Accanto a lei, la giovane Mimosa (interpretata da Rebecca Antonaci), intraprende un viaggio che inizia in una Cinecittà mitizzata e si trasforma in una notte simbolica di rinascita. Rohrwacher interpreta una Valli magnetica, affascinante e misteriosa, in perfetto equilibrio tra realtà storica e immaginario cinematografico. Il film è un affresco nostalgico (nel cast anche il divo internazionale Willem Defoe) e onirico che racconta la magia del cinema attraverso lo sguardo ingenuo di una ragazza comune. Rohrwacher, con il suo sguardo tagliente e la voce vellutata, restituisce al pubblico il carisma di una stella e la malinconia di un’epoca che non c’è più. La sua interpretazione è uno dei punti più alti del film.
Da L’amica geniale a Cannes: Alba Rohrwacher parla tutte le lingue del cinema
Nel frattempo, Alba non si è mai fermata. Nel 2025 è stata giurata ufficiale al Festival di Cannes, al fianco di nomi come Juliette Binoche, Halle Berry e Hong Sang-soo. Una conferma ulteriore del suo status internazionale, costruito con rigore e coerenza. Rohrwacher rappresenta un’Italia che non si accontenta, che porta in giro per il mondo storie complesse, scomode, vere. E anche nella serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante, ha accettato una sfida complicata: diventare Elena “Lenù” Greco, un personaggio che fino a quel momento aveva solo narrato. Il passaggio dal fuori campo alla scena è stato oggetto di discussione, ma la sua interpretazione è riuscita a raccontare l’inquietudine della maturità, il disagio dell’intellettuale e l’irrequietezza della donna adulta.

La decisione della Rai di riportare in chiaro un film come Finalmente l’alba non è casuale. È una scelta editoriale precisa, che guarda a un pubblico maturo, interessato alla qualità, alla bellezza e alla complessità. In questo scenario, Alba Rohrwacher è un esempio da promuovere e proteggere. Non solo per il talento, ma per la coerenza del suo percorso. Non ha mai ceduto alle lusinghe del facile successo, ma ha costruito una carriera fatta di ruoli difficili, di cinema d’autore, di lingua e verità. Con la sua eleganza mai ostentata e una filmografia che parla da sé, l’attrice è l’incarnazione di una tv pubblica che vuole tornare a fare cultura, senza perdere di vista il gusto per la narrazione. Un volto che rassicura, ma anche che spinge a pensare, a guardare oltre la superficie.
