Raffaella Carrà e quel suo polpettone da diva: quando anche la regina della tv finiva ai fornelli.
Ogni 18 giugno, Raffaella Carrà torna a brillare nei cuori di chi l’ha amata. Ma oggi, invece di ricordarla con le paillettes o con la sua immancabile risata, la celebriamo in un modo inaspettato: in cucina, con un polpettone che arriva direttamente dal suo sorprendente ricettario del 1991. Sì, Raffaella aveva anche un libro di ricette. Pubblicato nel pieno del suo successo internazionale, in quell’epoca da “star dei due mondi” in cui l’Italia la amava, la Spagna l’adorava e l’America Latina la venerava. Il volume oggi introvabile, e per questo ancora più affascinante, è un mix di consigli, dieta (a modo suo) e piatti casalinghi.
Il tutto condito da un’ironia che profuma di anni ’90 come un cassetto di bigodini. Sfogliarlo oggi è un piccolo viaggio nel tempo, ma anche nella testa di una donna che ha fatto del rigore fisico una religione pop. Tra le pagine si trovano perle curiose come questa: “Un esempio di pranzo per perdere cinque chili? Due piatti di pastasciutta conditi con due salse diverse”. Altro che detox. Altro che insalatina triste. La Carrà, sempre tonica ed energica, consigliava di mangiare come a una domenica a casa della nonna. Che poi li abbia davvero cucinati, quei piatti, o anche solo assaggiati, è difficile da dire. Ma ci piace immaginarla lì, in una cucina bianca e lucida, che canta Pedro mentre infila la mozzarella in mezzo al suo polpettone della sposina.
Tra le ricette del libro, ce n’è una che spicca per semplicità e tenerezza: il Polpettone della sposina. Il nome è tutto un programma. Profuma di primi esperimenti culinari, di grembiuli stirati con amore e pranzi della domenica in cui si cerca di fare colpo su suocere e fidanzati.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di carne di manzo tritata
200 g di mozzarella
4 uova
50 g di parmigiano grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe nero
In una terrina mescolate la carne con sale, pepe, due uova crude, il prezzemolo tritato e il parmigiano. Lavorate l’impasto e stendetelo su un piatto. Al centro sistemate la mozzarella a fette e due uova bollite. Arrotolate tutto, mettete in una pirofila unta e cuocete a 200°C per 30 minuti. Servite caldo, magari con un’insalata croccante o delle patate al forno. Un piatto semplice, rassicurante, dal sapore vintage. Un po’ come lei: mai banale, sempre indimenticabile.
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