Claudio Gioè è il re di Màkari, ma su RaiPlay c’è un film che ti lascerà spiazzato: guarda Monitor.
Chi ieri sera ha seguito Màkari su Rai 1 ha ritrovato il carisma di Claudio Gioè nei panni di Saverio Lamanna, l’investigatore improvvisato più amato della tv italiana. Ironico, umano, profondamente legato alla sua Sicilia, Lamanna è diventato negli anni un punto di riferimento per il pubblico che cerca storie capaci di coniugare giallo, commedia e sentimento. Ma se vi dicessimo che su RaiPlay c’è un film completamente diverso, più cupo e visionario, che potrebbe sorprendervi? Il film si intitola Monitor, è diretto da Alessio Lauria e appartiene a un genere raro nel panorama italiano: la fantascienza drammatica. Ambientato in un presente alternativo, racconta la storia di Paolo, un uomo che lavora come “monitor” per l’azienda AMX. Il suo compito?
Ascoltare in modo anonimo le confessioni dei dipendenti, senza mai sapere chi siano. Un lavoro alienante, freddo, che ben presto lo trascina in una spirale di solitudine e disagio. Il protagonista inizia a confondere i pensieri degli altri con i suoi, fino a perdere il controllo. In questo universo distopico, la linea tra realtà e allucinazione si fa sempre più sottile. È bene chiarirlo: Claudio Gioè non figura nel cast principale di Monitor. Nonostante qualche voce circolata online, non ci sono conferme ufficiali di una sua partecipazione al film, nemmeno in ruoli secondari o non accreditati. Ma non è questo il punto. Il punto è che chi ama Màkari, e quindi i personaggi complessi, i dilemmi morali, le relazioni imperfette, troverà in Monitor una visione alternativa altrettanto affascinante. Un cambio di tono totale, certo, ma proprio per questo stimolante.
Il confronto tra Màkari e Monitor è sorprendente: da una parte la luce della Sicilia, i toni caldi, i dialoghi ironici e le atmosfere familiari; dall’altra, l’ombra degli uffici anonimi, la tensione psicologica, il senso di isolamento. Saverio Lamanna è un personaggio solare, che osserva il mondo con sarcasmo e intelligenza. Paolo, il protagonista di Monitor, è invece un uomo chiuso, spaventato, che cerca di mantenere un fragile equilibrio mentale. Eppure, entrambi condividono una cosa: la ricerca di senso in un mondo che cambia, che non offre più certezze.
Monitor non è solo un film “diverso”, è anche uno dei titoli più interessanti disponibili in streaming su RaiPlay in questo periodo. Dura poco più di un’ora, è gratuito, e rappresenta uno di quei rari tentativi italiani di affrontare il genere sci-fi in chiave esistenziale. Perfetto se cercate una visione notturna intensa, se avete voglia di qualcosa di nuovo, o se dopo la replica di Màkari vi è rimasta la voglia di esplorare qualcosa fuori dai soliti schemi. Basta andare su RaiPlay e cercare Monitor. Nessuna registrazione complicata, nessun costo: solo un film che vi farà pensare. E magari, vi farà vedere Claudio Gioè e la tv italiana con occhi diversi.
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