Non solo Corsi e Nek: novità ‘pericolosa’ per la nuova Domenica In di Mara Venier

La nuova Domenica In: tripartizione a blocchi e il rischio di una finta rivoluzione.

C’è una novità grossa in casa Rai. La stagione 2025/2026 di Domenica In sarà divisa in tre blocchi autonomi. Conduzione corale con Mara Venier, Gabriele Corsi e Nek, ognuno con una fetta di programma tutta sua. Un cambiamento? Sì. Una rivoluzione? Forse solo in superficie. A sentirla così, sembra un’idea brillante. Anzi, necessaria. La Rai conosce benissimo la forza magnetica di Zia Mara, e forse proprio per questo ha deciso di “contenere” la sua presenza per dare spazio ai nuovi innesti. Una mossa per evitare che anche questa volta, come già accaduto con tantissimi co-conduttori passati, la scena venga risucchiata dal carisma ingombrante di Venier. L’obiettivo è chiaro: proteggere Gabriele Corsi e Nek dal rischio di diventare tappezzeria. Ma qui nasce il paradosso. Per non farsi oscurare, si punta a evitare le interazioni. Ognuno nel suo blocco, con poco incrocio tra i tre. Fine dei siparietti, delle battute incrociate, del gioco di squadra. O almeno, così pare dalle prime indiscrezioni.

E se il problema non fosse Mara che oscura, ma l’assenza di un’alchimia vera tra i conduttori? Dicono che cambierà tutto. Che sarà un’edizione diversa. Eppure, a guardarla bene, questa tripartizione ricorda molto i tempi di Baudo, di Giletti, delle sorelle Parodi. Stessa idea ora: tenere Mara al centro, ma con cornici nuove. Una riorganizzazione più che una rivoluzione. Un maquillage, non un ribaltone. Il rischio? Che il programma resti incastrato nelle solite dinamiche, con Mara Venier a dettare i tempi, e gli altri a orbitare ai margini. Le interviste profonde, empatiche, emozionanti sono ancora affidate solo a lei. Le lacrime, i ritorni, le reunion, sempre nelle sue mani. Il pubblico la ama, certo. Ma dopo anni, non c’è forse bisogno di una vera evoluzione nel racconto?

La chiave sta nello slancio, non nel contenimento: i rischi della nuova Domenica In

Invece di smontare Mara per far spazio agli altri, la sfida sarebbe spingere Domenica In a crescere davvero. Aprirsi a linguaggi nuovi. Mettere Corsi e Nek in dialogo attivo con Mara, e non isolarli in segmenti paralleli. Gabriele ha l’ironia giusta per dare ritmo, per alleggerire anche i momenti più istituzionali. Nek ha un profilo empatico, un tono rassicurante che può anche sorprendere se sfruttato in modo creativo. La loro presenza può essere una vera risorsa, ma solo se integrata, non relegata. Invece, a oggi, sembra che la Rai voglia aggiungere senza mescolare, temendo che l’equilibrio si spezzi. Ma così si rischia di non cambiare mai davvero.

domenica in
Mara Venier nell’ultima puntata della stagione di Domenica In 2024\2025

Una sfida da giocare tutta: per i 50 anni del format serviva una scossa. L’hanno chiamata tripartizione. Ma ora che il dado è tratto, la vera domanda è: la nuova formula saprà far dimenticare le edizioni-fotocopia? O resterà l’ennesima variazione sul tema Venier? Il pubblico aspetta. E anche se oggi è Mara a tenere in piedi tutto, forse è arrivato il momento di farla volare in un programma che non sia solo suo, ma davvero corale. Se sarà un’occasione colta o mancata, lo vedremo da settembre. Ma una cosa è certa: la sfida non è nei blocchi, ma nel coraggio di cambiare davvero.

Lascia un commento