2 giugno su RaiPlay: capolavoro con la Magnani che ha commosso anche la Mostra di Venezia

L’onorevole Angelina su RaiPlay il 2 giugno: il film che ha fatto la storia del neorealismo italiano.

Certe storie meritano di essere raccontate e riascoltate ogni anno, soprattutto il 2 giugno, quando l’Italia celebra la nascita della Repubblica. E tra tutte, quella dell’“onorevole” Angelina Bianchi, popolana di Pietralata e madre coraggio del dopoguerra, resta una delle più potenti. Su RaiPlay torna disponibile L’onorevole Angelina, capolavoro del neorealismo firmato da Luigi Zampa e impreziosito da una delle interpretazioni più indimenticabili di Anna Magnani. Un film che non solo racconta la fame, la rabbia e la speranza dell’Italia appena uscita dalla guerra, ma che ha anche portato la Magnani a vincere la Coppa Volpi a Venezia nel 1947, imprimendo il suo nome nella storia del cinema mondiale.

C’è qualcosa di rivoluzionario nella figura di Angelina. Non ha studiato, non frequenta salotti, non conosce le buone maniere della politica. Eppure, guida le donne della borgata come un capo popolo nato. Urla, lotta, piange, e non si arrende mai. È affamata di giustizia, non di potere. E Anna Magnani, con il suo volto scavato e la voce roca, le regala un’anima che brucia ancora oggi sullo schermo. Nel 1947, quando la Mostra del Cinema di Venezia le assegna la Coppa Volpi per la miglior attrice, non è solo un premio a una performance magistrale. È il riconoscimento di un’Italia che cambia, che riconosce la forza delle sue donne, che vuole finalmente raccontare chi è rimasto ai margini: le madri, le lavoratrici, le ribelli.

Un film da vedere (o rivedere) su RaiPlay proprio il 2 giugno

C’è un motivo se L’onorevole Angelina è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare. E c’è un motivo se, ogni volta che arriva il 2 giugno, il suo ritorno su RaiPlay suona come un atto dovuto. La pellicola è ambientata proprio negli anni in cui nasceva la Repubblica Italiana. Angelina incarna perfettamente quel momento storico: è la donna che scopre la forza del voto, della rappresentanza, della protesta. Il 2 giugno 1946, per la prima volta, le donne italiane andarono alle urne. Angelina, anche se personaggio fittizio, sembra uscita proprio da quella cabina elettorale. Rivederla oggi significa rimettere al centro il valore della partecipazione. Non quella retorica o televisiva, ma quella che parte dal basso: dalla fame, dalla rabbia, dalla solidarietà. Dalla pasta distribuita nel cortile. Dall’acqua che manca. Dalla dignità che non deve mai mancare.

2 giugno
Una scena da L’onorevole Angelina, disponibile su RaiPlay

Lo scontro con gli speculatori edilizi, l’occupazione delle case, le promesse mancate della politica: L’onorevole Angelina è ambientato nel ’47, ma parla anche al 2025. Il degrado urbano, l’emergenza abitativa, la distanza tra istituzioni e cittadini sono temi che continuano a bruciare. Ma la regia di Zampa e la penna di Suso Cecchi D’Amico riescono a non cadere mai nel moralismo. Il tono è popolare, ironico, profondamente romano. Ed è proprio questa leggerezza a rendere il messaggio ancora più incisivo. Se c’è un’occasione giusta per (ri)scoprire L’onorevole Angelina, è proprio il 2 giugno. Non solo per celebrare la Repubblica, ma per ricordarci da dove veniamo. E perché dobbiamo ancora lottare, ogni giorno, per non tradire quei valori. RaiPlay lo rende disponibile gratuitamente, portando la voce di Angelina in ogni casa. Ed è una voce che merita di essere ascoltata, ancora e ancora.

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