Luisa Ranieri ha scelto il cuore. Non una dichiarazione, ma un gesto semplice, simbolico, carico di energia emotiva. Napoli se lo porta addosso da sempre: il peso dell’attesa, la scaramanzia, la fede.
Oggi, 22 maggio 2025, l’attrice napoletana ha pubblicato una Instagram Story che è già diventata un’icona virale tra i tifosi. Una maglia azzurra, numero 23, con il suo nome stampato sopra: RANIERI. In sottofondo, una canzone che a Napoli è preghiera urbana: “O core nun tene padrone”, di LIBERATO. Due parole scritte in alto: “Jamm bell”. Un modo tutto partenopeo per dire: “Muoviamoci, portiamolo a casa, è il momento”. Il momento dello scudetto.
La città è in fermento. Domani, 23 maggio, al Maradona, si gioca Napoli-Cagliari. Una partita che può decidere tutto. Basta una vittoria per rendere il sogno realtà. La classifica parla chiaro: il Napoli è primo, ma l’Inter segue a un solo punto. I margini d’errore sono azzerati. Tutto si gioca in 90 minuti. E in quei 90 minuti, la città ci mette l’anima.
Nel gesto di Luisa c’è tutta l’identità napoletana. C’è la passione che non ha bisogno di spiegazioni. C’è il richiamo a un popolo che tifa, spera e non smette mai di credere. La maglia con il suo nome e il numero 23 diventa più di una foto. È un rito collettivo. Una scaramanzia social che si può replicare. Basta postare le proprie maglie e usare le stesse parole: “Jamm bell”. Un’espressione d’incoraggiamento che può diventare virale. E forse, anche un portafortuna.
Luisa Ranieri non è nuova a gesti autentici, mai costruiti. La sua immagine è credibile, familiare. Quando si espone, non lo fa mai per caso. Stavolta, ha colto l’essenza del momento. La canzone di LIBERATO, scelta come colonna sonora, aggiunge un altro strato di emozione. “O core nun tene padrone” è il manifesto di chi ama senza regole, senza filtri. Proprio come si ama il Napoli.
In una città che ha fatto della scaramanzia un’arte popolare, un post può diventare benedizione. Può dare la carica. Può spostare l’energia. Per qualcuno, può fare anche di più. Per i veri tifosi, questo gesto vale quanto un goal. E domani, in tanti potrebbero entrare allo stadio con quella frase stampata in mente. O magari indossando una maglia col loro numero e cognome, come ha fatto Luisa.
Che sia vero o solo simbolico, non importa. Napoli vive anche di segni. E oggi ne ha ricevuto uno forte, diretto, sentito. Domani tutto sarà deciso sul campo. Ma oggi, tra fede e speranza, Luisa Ranieri ha fatto la sua parte. Con un sorriso, una canzone e un numero: 23 (non a caso la data di domani). Perché certe partite non si giocano solo con i piedi. Si vincono anche con il cuore.
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