Valentina Romani cambia ancora: dopo aver conquistato il pubblico in Mare Fuori e nella nuova fiction Gerri su Rai 1, torna con qualcosa di completamente diverso. Stavolta non veste i panni di una poliziotta. Non interpreta. Racconta. E lo fa con una voce che graffia.
Dal 22 maggio 2025 su RaiPlay è disponibile Dark Lines – Delitti a matita, un progetto che fonde true crime, fumetto animato e documentario narrato. Otto episodi. Otto storie vere. Otto ferite ancora aperte nella memoria collettiva italiana. Si parla di Simonetta Cesaroni, Meredith Kercher, Chiara Poggi, Marta Russo, Serena Mollicone, Elisa Claps, Nada Cella e Melania Rea. Nomi che tutti ricordano. Nomi che non dovrebbero mai essere dimenticati.
La serie è ideata da Tito Faraci, uno dei più noti sceneggiatori italiani di graphic novel. Le ricostruzioni dei casi non usano attori. Ma tavole illustrate animate, che diventano linguaggio visivo potente, rispettoso, crudo.
Valentina Romani è il cuore del progetto. È la voce narrante. Ma è anche il volto che introduce, collega, riflette. Il suo sguardo cambia. Si fa serio, asciutto, umano. Non recita. Ascolta. E ci guida. Chi ha amato la Naditza ribelle di Mare Fuori, o la viceispettrice Lea Coen di Gerri, troverà un’altra Valentina. Più matura. Più vulnerabile. Più coraggiosa.
Dark Lines non cerca il colpo di scena. Non indulge nei dettagli macabri. Evita il sensazionalismo. Punta al contrario su un dolore composto, profondo, che resta sotto pelle. E parla soprattutto alle nuove generazioni, usando un linguaggio visivo a loro familiare. La scelta di unire animazione e narrazione serve a creare distanza. Una distanza che però non raffredda, ma protegge. Protegge la memoria delle vittime. Protegge chi guarda. E lascia spazio al pensiero.
Valentina Romani ha dichiarato di aver accettato il progetto con rispetto e consapevolezza. Questa serie non è solo un esperimento visivo. È un atto civile. Una presa di posizione. Una denuncia che passa attraverso l’arte. Ed è per questo che fa così male. Perché è vera. Perché tocca nervi scoperti. Perché parla di noi. E ci riguarda tutti.
Dark Lines arriva in un momento storico in cui i femminicidi continuano a riempire le pagine di cronaca. Ogni episodio è uno specchio. Uno specchio scomodo, che riflette le omissioni, i silenzi, le complicità della società. Chi guarda non resta indifferente. E non può tornare indietro. La voce di Valentina Romani accompagna. Ma non consola. Anzi. Invita a fermarsi. A pensare. A ricordare.
Dopo il successo popolare di Mare Fuori e Mike, dopo il procedural romantico di Gerri, Valentina Romani firma la sua prova più intensa. Una prova che non è fatta di copioni, ma di verità. Di ascolto. Di presenza. Gerri non basta più, quindi. E va bene così. Perché c’è bisogno anche di racconti che non intrattengono. Ma che aprono gli occhi. E il cuore.
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