Stasera in tv, alle 21:20 su Cielo (canale 26), torna un film che ha lasciato il segno. L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente è molto più di un kung fu movie: è una pagina fondamentale nella storia del cinema mondiale.
Bruce Lee, nel pieno della sua breve ma folgorante carriera, scrive, dirige, produce e interpreta questo cult del 1972. Dall’altra parte, un esordiente Chuck Norris, in un ruolo diventato leggenda. A fare da sfondo, il Colosseo di Roma, trasformato in un’arena moderna per uno scontro senza tempo. La trama è semplice, ma universale. Tang Lung (Yen Chen nella versione italiana) arriva da Hong Kong per aiutare la cugina Lao-Shan e lo zio Wang, minacciati dalla mafia romana. Gestiscono un piccolo ristorante, ma non sono soli. Quando i malviventi alzano il tiro, Tang risponde. A colpi di arti marziali.
Il boss locale, esasperato, chiama rinforzi internazionali. Tre campioni. Tra loro, lo statunitense Colt, interpretato da Norris. Il loro duello finale, ambientato nel Colosseo, è diventato uno dei momenti più iconici della storia del cinema d’azione.
Nel combattimento tra Bruce Lee e Chuck Norris ogni mossa, ogni inquadratura, ogni respiro è stato studiato nei dettagli. Un balletto letale, asciutto, teso. Quella scena vive ancora oggi in migliaia di video, gif, omaggi, citazioni. Durante il combattimento, Lee strappa davvero alcuni peli dal petto di Norris. Una trovata improvvisata, diventata mito. E il rispetto tra i due? Totale. Alla fine del duello, Bruce Lee si inchina. Onora il suo avversario.
A Hong Kong fu il film più visto di sempre, fino a quando Enter the Dragon (sempre con Bruce Lee) lo superò. Nel cast anche Nora Miao, volto amato dal pubblico asiatico. Ping-Ou Wei, Chung-Hsin Huang e Ing-Sik Whang completano un ensemble compatto, al servizio dell’azione.
L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente ha cambiato le regole. Ha mostrato per la prima volta un occidentale come antagonista in un film di arti marziali. Ha imposto una struttura “a livelli”, come un videogioco. Ogni avversario più difficile del precedente. Questa formula sarà replicata per decenni. Il film ha anche segnato il debutto cinematografico di Chuck Norris. Da qui in poi, la sua carriera sarebbe esplosa. Bruce Lee, invece, avrebbe firmato ancora un solo film prima della sua tragica e prematura scomparsa nel 1973.
Oggi, più di cinquant’anni dopo, L’urlo di Chen è ancora amato, studiato, celebrato. È stato parodiato, imitato, omaggiato in decine di produzioni, da Kill Bill a Kung Fu Panda. Le sue coreografie realistiche, l’approccio quasi documentaristico ai combattimenti, hanno definito un nuovo standard. Meno acrobazie, più verità. Meno spettacolo, più tecnica. Bruce Lee ha cambiato il modo in cui il mondo vedeva il corpo in movimento. E il cinema lo ha seguito.
Se ami il grande cinema. Se cerchi l’adrenalina vera e vuoi rivedere da dove è nato tutto. Stasera in tv non perdere Bruce Lee contro Chuck Norris al Colosseo. È un duello eterno. E accade solo una volta ogni generazione.
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