Valentina Romani in Gerri
Giulio Beranek e Valentina Romani oggi sono i volti più commentati della nuova fiction Gerri, in onda su Rai 1 ogni lunedì in prima serata.
Nella serie, lui è Gregorio Esposito, ispettore rom dal passato tormentato. Lei è Lea Coen, giovane viceispettrice arrivata da Roma. Due anime complesse, due attori diversi. E un equilibrio tutt’altro che immediato. Gerri, diretta da Giuseppe Bonito e prodotta da Cattleya con Rai Fiction, è ambientata tra Trani, Bisceglie, Molfetta, Barletta e altre città pugliesi. Una cornice potente, aspra, che riflette le tensioni emotive della storia e dei suoi interpreti. Ma cosa è davvero successo tra i due protagonisti sul set?
Molti danno per scontato che la chimica tra attori sia automatica. Non è sempre così. Ma tra Beranek e Romani lo è stato. Nonostante due mondi distanti. Nonostante due modi opposti di stare in scena. Lui, istintivo, ruvido, ha ammesso di recitare “di pancia”. Ha dichiarato anche che lei, invece, pur essendo analitica e precisa, è abituata a lavorare in ascolto costante. E così si sono trovati in una complicità immediata, ma non scontata.
Gerri è una serie che parla di connessioni. E forse, anche fuori dal set, il lavoro ha seguito lo stesso percorso. Autentico e vero. La sintonia è stata ‘facile’ – a detta di Giulio Beranek – perché è arrivata da sola, senza che fosse studiata a tavolino.
Beranek ha indubbiamente colto la forza silenziosa di Valentina. Un modo di esserci che non si impone, ma resta. Romani, a sua volta, ha compreso l’urgenza con cui Giulio vive ogni battuta. Ogni gesto. Ogni sguardo. Così, senza proclami, è nata un’intesa perfetta. Non da copione. Ma da vissuto. Il risultato è palpabile. In scena, Gerri e Lea non sembrano attori che recitano. Ma persone che esistono. Che si ascoltano, anche quando sembrano scontrarsi.
Il primo episodio, andato in onda il 5 maggio, ha mostrato proprio questo. Tra una ragazza trovata morta sulla spiaggia e un’indagine che si complica, l’intreccio tra i due protagonisti si sviluppa sotto traccia. E convince. Ora, con la seconda puntata in arrivo il 12 maggio, il pubblico si chiede come evolverà il rapporto tra loro. Dentro e fuori l’indagine. Dentro e fuori i dialoghi scritti.
Perché è chiaro: se Gerri sta catturando attenzione, lo deve anche a quella tensione sotterranea che Beranek e Romani hanno saputo portare sullo schermo. Frutto non solo di bravura. Ma di qualcosa che è accaduto come una vera e propria ‘magia’. Naturalmente a livello professionale, fino a prova contraria.
Non sempre la sintonia arriva subito. A volte bisogna attraversare il silenzio. Guardare l’altro, senza aspettarsi nulla. Lasciare che la storia faccia il suo corso. Eppure stavolta è bastato ai due attori leggere il copione insieme per trovarsi. Così è stato sul set di Gerri. E oggi lo vediamo anche noi, puntata dopo puntata.
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