Michael Douglas è stato Presidente degli Stati Uniti solo una volta e lo rivedremo stasera in tv in questa veste. Non nella realtà, ovviamente, ma in un film che ha lasciato un segno profondo.
Era il 1995 quando “Il Presidente – Una storia d’amore” arrivava nelle sale. Dirigeva Rob Reiner, sceneggiava un giovane Aaron Sorkin. Il protagonista era l’idealista Andrew Shepherd, un capo di Stato vedovo che si innamora. Ma non di un’altra nazione: di una donna. Quella donna è Annette Bening, nei panni della brillante e combattiva Sydney Ellen Wade. Attivista ambientale. Ironica, libera, pericolosa. Soprattutto, capace di far crollare le certezze del presidente più rispettato d’America.
Insieme a loro, un cast stellare: Martin Sheen, Michael J. Fox, Richard Dreyfuss. Il potere incontra l’amore, in una commedia romantica con l’anima di Frank Capra. L’American Film Institute non ha avuto dubbi. Ha inserito il film tra le 100 più grandi storie d’amore della storia del cinema, al 75° posto. Ma il pubblico lo ha dimenticato troppo presto.
Stasera in tv, giovedì 8 maggio, Canale 27 – Twenty Seven lo riporta in prima serata alle 21:18. E forse è il momento perfetto per riscoprirlo.
“Il Presidente – Una storia d’amore” è molto più di un film romantico. È una riflessione profonda sul ruolo pubblico e la fragilità privata. È il racconto di un uomo di potere che, per una volta, sceglie il cuore. Andrew Shepherd è vedovo, padre della dolce Lucy, e in piena corsa per la rielezione. Ha due leggi da far passare: una sulle armi, l’altra sull’ambiente. Ma l’arrivo di Sydney cambia tutto. E nessuno è pronto.
L’amore che nasce tra i due non è semplice. C’è la stampa, l’opinione pubblica, un senatore senza scrupoli: Bob Rumson, interpretato da Richard Dreyfuss. E poi ci sono le scelte difficili. Quelle che mettono in crisi chi siamo e chi vogliamo essere.
La sceneggiatura è firmata da Aaron Sorkin. Sì, proprio lui. Qualche anno dopo, darà vita a “The West Wing”, la serie che rivoluzionerà il racconto della politica in tv. E non è un caso se Martin Sheen passa da capo di gabinetto a Presidente. Il film fu accolto da ottime recensioni, 5 candidature ai Golden Globe, un incasso da oltre 56 milioni di dollari nelle prime settimane. Eppure, qualcosa lo ha fatto scivolare via. Forse la sua dolcezza. Forse l’assenza di cinismo. Ma oggi, nel cinismo che ci travolge, questo film è più urgente che mai.
Michael J. Fox lo girava mentre affrontava in segreto l’inizio della malattia di Parkinson. Un dettaglio umano che si sente in ogni scena. E che oggi commuove ancora di più Il Presidente Shepherd, con il suo discorso finale alla stampa, è un’icona. Un uomo che sceglie di essere vulnerabile. Che difende l’amore e i suoi ideali davanti al mondo. Chi ha amato Notting Hill o Love Actually, troverà in questo film qualcosa di diverso. Più profondo. Meno glitter. Più coraggio.
Il film è anche uno sguardo commovente alla Casa Bianca, vista non solo come centro di potere ma come luogo di sentimenti. Da lì nasce una lunga eredità. Da “Scandal” a “House of Cards”, da “Designated Survivor” a “Veep”. Ma nessuno con questa grazia. Stasera in tv non guardare solo un film. Riscopri una gemma. Una storia d’amore e politica. Un promemoria di ciò che un leader potrebbe essere.
“Il Presidente – Una storia d’amore”: solo oggi, Canale 27, ore 21:18. E se ti emozioni, sappi che non sei il solo. Anche Clinton, all’epoca, lo adorava.
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