Maria Corleone vs Rosy Abate: due regine criminali a confronto, tra somiglianze e differenze.
Due donne, due volti iconici della fiction italiana. Rosy Abate e Maria Corleone condividono un’eredità mafiosa ingombrante, una forza d’animo fuori dal comune e un destino segnato da perdite devastanti. Ma se la prima è ormai diventata un’icona televisiva, la seconda, che torna su Canale 5 con la seconda stagione dal 29 aprile, si presenta come un volto nuovo, pronto a farsi largo con una sua identità ben precisa.
Rosy Abate nasce televisivamente in Squadra Antimafia, diventando col tempo un personaggio cult, con una serie spin-off tutta sua. È una donna consumata dalla vendetta, pronta a tutto per proteggere il figlio e riscattarsi da un passato violento. Dopo anni nel crimine, cerca la redenzione, passando persino per un convento. Maria Corleone invece è una figura più recente ma non meno potente. Cresciuta anch’ella in una famiglia mafiosa palermitana, si trasferisce a Milano per inseguire il sogno della moda. Ma il trauma della morte del fratello gemello la risucchia in un mondo che credeva di aver lasciato. Non cerca il potere, ma è costretta ad assumerlo. La sua trasformazione non è spinta dall’ambizione, bensì da un senso di dovere, di sopravvivenza e, soprattutto, di protezione verso il figlio e la famiglia.
Entrambe diventano leader in ambienti dominati da uomini, conquistano il rispetto con carisma e intelligenza, ma sono profondamente diverse per temperamento e scelte. Rosy è tormentata, spesso sull’orlo del collasso emotivo. Maria è pragmatica, calcolatrice, meno incline alla disperazione ma non meno umana. L’amore per un uomo della legge, Domenico Calcaterra per Rosy e Luca Spada per Maria, rappresenta per entrambe un conflitto insanabile tra affetti e crimine, tra cuore e codice penale. Maria Corleone richiama inevitabilmente Rosy Abate, ma la serie riesce a differenziarsi grazie a una scrittura più moderna, che affonda le mani nei dilemmi contemporanei: maternità, emancipazione, potere femminile.
Chi temeva una semplice imitazione, dovrà ricredersi. Rosa Diletta Rossi, protagonista della serie Maria Corleone, lo ha spiegato chiaramente in un’intervista esclusiva rilasciata proprio al nostro sito durante Giffoni 2024: “Sapevo che ci sarebbe stato un confronto. parliamo di un personaggio iconico e per il pubblico è quasi necessario”. L’attrice ha raccontato quanto sia stato importante per lei costruire un personaggio credibile, radicato nella realtà, ma al tempo stesso capace di affrontare situazioni estreme con coerenza emotiva: “La diversità è nella storia. Siamo due eroine diverse, magari forti allo stesso modo, ma che non intralciano l’una nell’altra”. La seconda stagione promette nuovi scontri, vecchi nemici e alleanze inaspettate. Ma soprattutto, promette di confermare Maria Corleone come una protagonista a sé stante. Lontana dall’ombra di Rosy Abate, ma degna della stessa eredità narrativa. Nella stessa intervista, avendo letto da poco qualche cenno sulla nuova sceneggiatura l’attrice ha affermato: “Quello che vedrete mi sta piacendo molto”.
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