La pasta di Barbara D’Urso è vera cucina napoletana: una poesia da mangiare

Barbara D’Urso mangia il piatto cult napoletano che ha fatto impazzire Instagram.

La regina del pomeriggio stavolta conquista anche le cucine. Barbara D’Urso ha acceso i riflettori sulla tradizione campana grazie a un piatto che profuma di casa, amicizia e cipolla cotta per sette ore. Non è uno show, ma quasi. Tra una storia Instagram e un sorriso da diva, Barbara D’Urso ha mostrato ai suoi follower una casseruola fumante di tortiglioni alla genovese, preparati dalla sua storica amica Angelica.

Ma non una genovese qualunque: una versione cotta lentamente per ben sette ore, secondo il vero segreto delle nonne napoletane. Un post, una pasta, un profumo deciso. E adesso la domanda è una sola: come si prepara la genovese della D’Urso? Serve pazienza, ingredienti buoni e tanto amore.

La ricetta della genovese di Angelica e Barbara D’Urso: 7 ore di amore partenopeo

Il bello di questo piatto? Il tempo. Non si può avere fretta se vuoi un sugo cremoso, profumato, che avvolge la pasta come un abbraccio caldo. E Angelica, l’amica del cuore di Barbara, lo sa bene: ha svelato che la sua genovese cuoce per sette ore filate, a fiamma bassissima. “Per fortuna siamo all’aperto”, ha detto all’amica riferendosi all’odore di tutto quel ben di Dio in pentola.

Ingredienti (per 4 persone):
400 g di pasta a piacere (la ricetta tradizionale vuole i mezzi ziti)
800 g di girello di manzo (in alternativa muscolo o guancia)
1,5 kg di cipolle ramate
2 carote
1 costa di sedano
1 bicchiere di vino bianco secco
2 foglie di alloro
Olio extravergine d’oliva, sale e pepe nero q.b.
Parmigiano o pecorino grattugiato per mantecare

barbara d'urso
La pasta alla genovese di Barbara D’Urso

Prepara la base: taglia cipolle, carote e sedano. Fai a pezzi la carne. Rosola bene in una casseruola carota, sedano e alloro in olio. Aggiungi la carne e falla dorare su tutti i lati. Sfuma col vino e poi aggiungi le cipolle. Mescola, aggiusta di sale e pepe e copri. Lascia andare per 7 ore. Il fuoco deve essere bassissimo. Ogni tanto mescola, aggiungi poca acqua calda se serve. Le cipolle diventeranno una crema, la carne burro. Cuoci la pasta, scolala al dente e saltala nella genovese con tanto formaggio grattugiato. Risultato? Un piatto da standing ovation. Non è solo una pasta, è un rituale. Un omaggio alla Campania più autentica, quella delle domeniche in famiglia, dei profumi lenti, dei racconti attorno alla tavola. E quando a raccontarlo è Barbara D’Urso, icona della napoletanità pop, l’effetto virale è garantito. Identità, memoria, orgoglio partenopeo. E Angelica, con la sua cottura paziente, ci ricorda che certe ricette non si fanno per fame, ma per amore.

Lascia un commento