La pastiera napoletana come non l’avete mai vista: l’arte di Iginio Massari rivoluziona la tradizione.
Chi l’ha detto che la pastiera napoletana si mangia solo a Pasqua, con la classica frolla e il suo ripieno profumato di grano e fiori d’arancio? A rompere gli schemi, ancora una volta, è il maestro Iginio Massari, re indiscusso della pasticceria italiana. Con una dichiarazione che incuriosisce e stimola la fantasia, Massari ha raccontato di aver sperimentato con alcuni colleghi napoletani una versione inedita della pastiera: senza guscio di frolla, trasformata in vere e proprie frittelle.
Un’idea che affascina, soprattutto ora che Pasqua è passata e tanti si ritrovano in casa con qualche fetta avanzata. O magari solo con un po’ di nostalgia per quel sapore unico, ma voglia di qualcosa di nuovo. E se fosse proprio questa l’occasione per portare in tavola un piatto sorprendente per il pranzo del 25 aprile? Non esiste ancora una ricetta, ma possiamo provare a immaginare e sperimentare per una rivoluzione unica.
La pastiera napoletana fritta: l’idea geniale per reinventare il grande classico di Pasqua
Nel suo racconto, Massari spiega di aver provato a creare frittelle di pastiera, mantenendo il cuore morbido e il sapore tradizionale, ma lavorando sulla croccantezza esterna e soprattutto sulla leggerezza dell’impasto, che non deve impregnarsi d’olio. Il risultato? Ancora da perfezionare, ma il concept è già interessante: prendere il ripieno della pastiera napoletana, ricco di ricotta, grano, canditi e aromi e trasformarlo in piccole sfere o quenelle da friggere con delicatezza, magari dopo una veloce panatura in farina o pangrattato fine. Il tutto per ottenere un contrasto irresistibile tra l’esterno croccante e l’interno cremoso, che rimanda immediatamente al gusto familiare della pastiera, ma con un twist da street food gourmet.

Nessuna ricetta precisa, ma infinite possibilità. Non serve infatti seguire una formula rigida: si può partire dagli avanzi della pastiera, lavorarli con un po’ di farina o amido per addensare, creare delle piccole porzioni e friggerle in olio ben caldo per pochi secondi. Oppure si può pensare a una versione al forno, con un effetto più leggero ma sempre croccante grazie a un passaggio nel grill finale. Il bello di questa idea sta nella sua versatilità: si presta per un antipasto curioso, un brunch di primavera, o anche come dolce finger food per un picnic del 25 aprile. Servite le frittelle con una spolverata di zucchero a velo o una crema leggera agli agrumi, anche del gelato alla vaniglia, e avrete un piatto che unisce tradizione e innovazione, proprio nello spirito di Iginio Massari.
