RaiPlay riporta sotto i riflettori uno dei film più intensi degli ultimi anni: Vivere. Presentato fuori concorso alla 76ª Mostra del Cinema di Venezia, è disponibile in streaming gratuito.
La regia è firmata da Francesca Archibugi, tra le cineaste più sensibili del panorama italiano. In questo film affronta il tema della famiglia con uno sguardo crudo, umano, essenziale. Niente è addolcito, tutto è autentico. Protagonista assoluta è Micaela Ramazzotti. L’attrice dà corpo a Susi, una madre stanca, sopraffatta dalla realtà. È il cuore del racconto. Attorno a lei ruota una famiglia che sembra normale, ma che è sull’orlo del crollo.
Nel cast troviamo anche Adriano Giannini, nel ruolo del marito Luca, un giornalista freelance incostante e infedele. Massimo Ghini, Marcello Fonte, Roisin O’Donovan e il piccolo Andrea Calligari completano un gruppo di attori perfettamente in sintonia con l’anima del film. Vivere racconta la vita degli Attorre, una famiglia romana che abita in una casa a schiera in periferia. Susi insegna danza a donne in sovrappeso. Luca scrive articoli, ma sogna scoop che non arrivano mai. Lucilla, la loro figlia di sei anni, soffre di asma.
Dietro questa apparente normalità, si nasconde un disastro emotivo. Susi non riesce più a gestire nulla: la malattia della figlia, il disordine economico, la solitudine dentro casa. Ogni giorno è una battaglia, ogni parola rischia di scatenare un conflitto. La situazione precipita quando arriva Mary Ann, una ragazza alla pari irlandese, amante dell’arte. Con il suo sguardo innocente, diventa l’elemento destabilizzante. La sua presenza porta a galla tutte le crepe.
Non servono grandi colpi di scena per colpire lo spettatore. In Vivere, sono i dettagli a parlare. Un respiro affannoso. Una stanza in disordine. Uno sguardo trattenuto. È lì che si nasconde il dolore. Micaela Ramazzotti regala una delle sue prove più mature. Non piange. Non urla. Ma ti fa sentire tutta la fatica di chi ama e non sa più come dimostrarlo. La sua Susi è una donna che non si arrende, ma che ha dimenticato come si sogna.
Francesca Archibugi dirige con discrezione. Non impone il dramma, lo lascia emergere. Ogni scena è asciutta, reale, spesso scomoda. Lo spettatore si riconosce, anche quando vorrebbe distogliere lo sguardo. Il film non cerca la catarsi. Non offre soluzioni. Mostra solo ciò che accade quando si smette di ascoltarsi. Quando l’amore resta, ma non basta più. Quando il “vivere” diventa un compito faticoso, quotidiano, senza respiro.
RaiPlay propone così un film italiano coraggioso, necessario. Che non si dimentica. Una scelta perfetta per chi cerca storie vere. Per chi vuole emozionarsi senza artifici. Per chi ha il coraggio di guardare in faccia le fragilità. Se ti sei commosso con altri titoli di Archibugi, se hai apprezzato film come La pazza gioia, allora Vivere è una tappa obbligata. Un’esperienza da fare con calma, lasciandosi coinvolgere fino in fondo.
Non è un film semplice. Ma è proprio per questo che colpisce. Ed è proprio per questo che su RaiPlay merita di essere (ri)scoperto oggi. Perché certe verità fanno male. Ma ci ricordano anche chi siamo davvero.
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