Stasera in tv su Cielo un film diventato cult: il destino cambia in un attimo.
Gwyneth Paltrow con uno dei ruoli che hanno segnato la sua carriera. John Hannah che conquista tutti con il suo fascino semplice. Un regista esordiente, Peter Howitt, che ha firmato un debutto rimasto nella storia del cinema romantico anni ’90. Stasera in tv su Cielo va in onda Sliding Doors (1998), il film che ha fatto sognare una generazione e che continua ad appassionare anche dopo oltre 25 anni. Quando Sliding Doors uscì nelle sale nel 1998, Gwyneth Paltrow era ancora lontana dall’Oscar per Shakespeare in Love. Ma grazie al ruolo di Helen Quilley, giovane donna londinese travolta dal caso e dal destino, entrò nell’immaginario collettivo internazionale.
Il film le valse premi importanti, tra cui quello della critica di San Diego e della Russian Guild of Film Critics, e la consacrò come una delle attrici più amate della sua generazione. Accanto a lei, un cast britannico di grande valore: John Hannah nei panni di James, il nuovo amore inaspettato; John Lynch, perfetto nel ruolo del fidanzato traditore; e una Jeanne Tripplehorn sorprendente nei panni della donna del passato. La forza del film sta tutta nella sua struttura narrativa. Una semplice porta della metropolitana si trasforma nel bivio decisivo della vita di Helen: in una realtà sale sul treno e scopre il tradimento del fidanzato; nell’altra lo perde e rimane ignara. Le due linee temporali scorrono in parallelo, incrociandosi, scontrandosi, riflettendosi. Un’idea brillante, ispirata al cinema d’autore europeo, che però riesce a parlare al grande pubblico con leggerezza e romanticismo.
Il messaggio è chiaro: a volte basta un secondo per cambiare tutto. Eppure, anche nelle svolte più imprevedibili, certe connessioni sembrano destinate a ripetersi. Il caso? Il destino? O entrambe le cose? La genesi di Sliding Doors è curiosa quanto il film stesso. Peter Howitt ebbe l’idea dopo aver rischiato di essere investito da un’auto. Un attimo prima, un attimo dopo: e se fosse andata diversamente? La storia piacque a Sydney Pollack, che decise di produrla. E così nacque uno dei film romantici più iconici degli anni ’90. La pellicola fu girata a Londra, tra la stazione di Waterloo e Fulham Broadway, con un budget modesto ma un’idea vincente. Nonostante l’accoglienza iniziale non entusiasta da parte della critica, il pubblico lo premiò, trasformandolo in un piccolo fenomeno globale.
Sliding Doors non è solo un film. È diventato un modo di dire, un concetto, una metafora della vita. Ha influenzato cinema, serie tv e perfino il linguaggio comune. E ha lasciato un segno anche nei cuori degli spettatori, che ancora oggi ricordano il volto dolce e deciso di Gwyneth Paltrow con quel taglio corto biondo diventato subito cult. Peter Howitt, dopo questo esordio, ha diretto altri film, ma nessuno ha avuto lo stesso impatto emotivo e culturale. E la scena finale, con Helen e James che si incontrano di nuovo dopo mille sliding doors, resta una delle più emozionanti degli anni ’90.
Stasera in tv su Iris alle 21:17 va in onda uno dei capolavori più amati…
Gerry Scotti è pronto a un altro torneo in prima serata su Canale 5: non…
Ieri sera si è svolta una nuova manche di Sanremo Giovani, il format guidato da…
Stasera su RaiPlay potreste lasciarvi travolgere dalla magia di Eduardo De Filippo. Infatti, Maria Vera…
Netflix propone ogni giorno migliaia di contenuti ai suoi utenti. Tra film e serie tv,…
Aurora Ramazzotti e i consigli per far crescere una pianta di avocado in casa: ecco…