Cucine da Incubo, Cannavacciuolo a disagio: cosa combina il cameriere a tavola

Cucine da Incubo, quando gli imprevisti arrivano direttamente al tavolo.

Il bello (e il brutto) di Cucine da Incubo è proprio questo: pensi che il peggio sia nascosto tra i fornelli, e invece accade tutto in sala. In una delle ultime puntate del programma condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo, è andata in scena una delle situazioni più assurde mai viste. Un episodio che ha lasciato Cannavacciuolo a metà tra lo stupore e il disagio, con una reazione tutta da vedere. La scena si apre con lo chef impegnato in cucina, intento a osservare come si muove la brigata prima del servizio.

Fuori, nella sala del ristorante, tutto sembra filare liscio. Il cameriere accoglie un tavolo di clienti e propone uno dei piatti forti della casa: la pasta alla norcina. Quando i piatti arrivano al tavolo, però, qualcosa va storto. Una delle clienti, dopo il primo assaggio, solleva la forchetta e commenta: “Ma questa panna sa di acido…”. I volti degli altri commensali si fanno subito perplessi. Ed è a quel punto che accade l’imprevedibile.

Cucine da Incubo: cameriere assaggia il piatto delle clienti a tavola

Il cameriere, con una nonchalance degna di un film comico, prende la forchetta della cliente, assaggia direttamente dal piatto e replica: “A me sembra buona…”. Il gelo. Le clienti, inorridite e senza parole, allontanano i piatti e chiedono di rimandarli in cucina. Una scena surreale, che sfiora il grottesco. In sala cala il silenzio, mentre in cucina la tensione sale. Quando il cameriere rientra e racconta l’accaduto, la cuoca reagisce subito: “È impossibile, quella panna l’ho aperta adesso. È fresca!”. Una difesa d’orgoglio, ma anche una punta di frustrazione per una situazione difficile da gestire.

A quel punto entra in scena lui. Antonino Cannavacciuolo osserva la scena con lo sguardo tipico di chi non sa se ridere o mettersi le mani nei capelli. Da un lato c’è la gravità del gesto: un cameriere che assaggia dal piatto del cliente non si era mai visto. Dall’altro c’è la comicità involontaria della situazione, che lo porta quasi a sorridere e a tirare fuori la sua vena comica, che lo ha reso uno dei volti tv più amati e seguiti dal pubblico. Ma lo chef sa bene che questi episodi raccontano molto di più: parlano di un ristorante senza regole, senza formazione e senza leadership. Ecco perché è lì. Per rimettere ordine. Per salvare, ancora una volta, una cucina che ha bisogno di tutto. A partire dal buonsenso.