Su RaiPlay un film che mostra il lato più sorprendente di Nino Frassica: profondo, malinconico, umano. Da vedere assolutamente.
Chi ha visto Nino Frassica ieri sera a Ne vedremo delle belle, il varietà di Carlo Conti su Rai 1, sa bene quanto riesca a far ridere con una sola battuta. Il suo umorismo surreale, l’inconfondibile mimica e quella capacità unica di “essere serio anche quando non lo è” fanno di lui un pilastro dello spettacolo italiano. Ma non tutti sanno che lo stesso Frassica, apprezzatissimo in TV e nelle fiction, ha regalato anche una delle interpretazioni più inaspettate e commoventi del cinema italiano recente.
Parliamo del film disponibile su RaiPlay, diretto da Giovanni Veronesi e tratto dall’omonima trasmissione radiofonica di Radio 2: Non è un paese per giovani. Un titolo provocatorio e malinconico, che gioca sullo scarto generazionale e sulla voglia di fuga. Nella pellicola, Nino Frassica interpreta Euro60, un emigrato siciliano che rappresenta l’anima più tragicomica del film. Il personaggio incarna il paradosso dell’italiano all’estero: parte per cercare la libertà ma rimane legato al passato, incapace di staccarsene davvero. Un ruolo intenso, in cui l’attore riesce a fondere leggerezza e dolore con rara maestria.
Il film, uscito nel 2017, è molto più di una semplice storia di emigrazione. Affronta temi universali come l’amicizia, la disillusione, la speranza e il bisogno di rinascita. I protagonisti, Filippo Scicchitano e Giovanni Anzaldo, interpretano Sandro e Luciano: due giovani camerieri romani che decidono di lasciare l’Italia per aprire un ristorante a Cuba. Il loro sogno è semplice ma rivoluzionario: servire piatti italiani con Wi-Fi incluso. A Cuba incontrano Nora, interpretata da una magnetica Sara Serraiocco, che cambia per sempre il loro destino.
La pellicola si distingue anche per la presenza di Sergio Rubini e per la colonna sonora firmata da Giuliano Sangiorgi. Non a caso, il film ha ottenuto riconoscimenti importanti: ai Nastri d’Argento 2017 ha ricevuto nomination per miglior attrice protagonista (Serraiocco), miglior colonna sonora e la Cinquina Speciale come miglior film sui giovani. Ai Ciak d’Oro, invece, ha conquistato il premio per la miglior canzone originale (Lo sai da qui di Sangiorgi) e altre due candidature di peso.
Rivedere oggi Nino Frassica in questo ruolo, dopo averlo visto in versione comica su Rai 1, arricchisce la percezione del suo talento. Non è solo un mattatore televisivo: è un interprete completo, capace di dare profondità anche ai ruoli più eccentrici. Su RaiPlay, Non è un paese per giovani si trasforma in un invito alla riflessione, ma anche in una lettera aperta a una generazione che fatica a trovare il proprio posto.
Il valore di questo film va oltre la trama. Nonostante siano passati ormai otto anni dalla sua uscita, Non è un paese per giovani resta uno degli affreschi più lucidi e sinceri sull’Italia post-crisi. I dialoghi sono autentici, le emozioni mai forzate, e il messaggio è ancora valido: quando i sogni non trovano spazio, si va via. Ma si torna sempre, almeno con il pensiero. E spesso si resta bloccati tra due mondi, senza appartenere davvero a nessuno.
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