Stasera in tv Red Dragon, un thriller magistrale con Anthony Hopkins: un prequel sorprendente che rivela i segreti più oscuri del dottor Lecter.
Stasera in tv, alle 21:15 su Iris (canale 22), torna uno dei thriller più amati e disturbanti degli anni 2000: Red Dragon, il prequel de Il Silenzio degli innocenti. Diretto da Brett Ratner nel 2002, il film riporta sullo schermo un Anthony Hopkins magnetico e glaciale, nel ruolo che lo ha reso immortale: quello del dottor Hannibal Lecter.
La pellicola è ambientata prima degli eventi narrati nel capolavoro del 1991, vincitore di ben cinque premi Oscar. Ma Red Dragon non è solo un ritorno nostalgico: è un film che regge ancora oggi per tensione, profondità e raffinatezza narrativa. Al suo fianco, Edward Norton interpreta l’agente dell’FBI Will Graham, personaggio complesso e tormentato, già apparso in Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986), altro adattamento dello stesso romanzo di Thomas Harris.
A rendere il film un vero gioiello contribuisce anche Ralph Fiennes, incredibile nel ruolo del serial killer noto come “Il Fatina dei Denti”. Il suo personaggio, tragico e inquietante, aggiunge una dimensione psicologica intensa alla narrazione. Accanto a loro, un cast di supporto d’eccezione: Harvey Keitel, Emily Watson e Philip Seymour Hoffman.
La trama si snoda tra flashback, tensioni psicologiche e dialoghi brillanti. Will Graham, investigatore ritiratosi dopo essere stato ferito da Lecter, viene richiamato in servizio per catturare un nuovo assassino seriale. Ma per riuscirci dovrà tornare faccia a faccia con il suo peggior incubo: il dottor Lecter, ora imprigionato ma ancora manipolatore e lucidissimo.
Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui l’Empire Award per la Migliore Attrice Britannica (Emily Watson) e lo Young Artist Award per la performance di Tyler Patrick Jones. Anche se non ha raggiunto i livelli di acclamazione del suo predecessore, è oggi considerato da molti una pietra miliare del thriller psicologico moderno, capace di influenzare generazioni di registi e di restare nella memoria collettiva.
Tra le curiosità di produzione: per far sembrare Anthony Hopkins più giovane rispetto a Il Silenzio degli innocenti, è stato utilizzato un sofisticato intervento digitale di ringiovanimento, una tecnica pionieristica per l’epoca. Un dettaglio che dimostra l’attenzione maniacale per la coerenza narrativa e visiva del film.
Red Dragon non è solo un prequel. È un viaggio nelle ombre della mente umana, un film che riesce a mettere in discussione la linea sottile tra bene e male. La regia di Brett Ratner, più nota per i blockbuster d’azione, si mostra qui sorprendentemente misurata, capace di dosare tensione, introspezione e pathos.
Anthony Hopkins domina la scena, anche se presente per un tempo relativamente breve rispetto agli altri protagonisti. Basta una sua occhiata, una frase pronunciata con tono gelido, per riportare lo spettatore nella gabbia del terrore psicologico. Il suo Lecter è meno protagonista rispetto al passato, ma ancora più inquietante proprio per la sua immobilità fisica e il suo controllo mentale.
Edward Norton regala una delle sue interpretazioni più intense e sottovalutate. Il suo Will Graham è un eroe fragile, segnato, che combatte un nemico esterno quanto uno interno. Il rapporto che costruisce con Lecter è uno dei punti più forti del film: un duello mentale tra due intelligenze affilate e pericolosamente simili.
Ralph Fiennes, nel ruolo del killer Francis Dolarhyde, riesce a umanizzare un personaggio mostruoso, facendone emergere traumi, insicurezze e ossessioni. La sua trasformazione fisica, ottenuta con un duro lavoro di make-up e training, è impressionante. Da menzionare anche la delicatezza del personaggio di Reba McClane, interpretata da Emily Watson, che rappresenta l’unica possibilità di redenzione per il serial killer.
Ciò che rende il film ancora oggi attuale è la sua riflessione sull’identità, sulla fragilità umana e sulla violenza latente nelle relazioni. Non si tratta solo di un “film sul male”, ma di una profonda indagine sulla mente, sul dolore e sul bisogno disperato di essere accettati.
Anche il successo commerciale non è mancato: al box office globale, il film ha incassato oltre 200 milioni di dollari, confermando la potenza del brand Lecter e il fascino eterno di Anthony Hopkins.
Se ami i thriller raffinati, quelli che ti tengono sveglio anche dopo i titoli di coda, Red Dragon è una visione imprescindibile (come anche se ami Anthony Hopkins e hai visto i suoi film meno noti come Il Rito). Stasera in tv non perdere l’occasione di rivedere un capolavoro “dimenticato”, che merita di tornare alla ribalta tra i grandi classici del cinema.
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