Ambra Angiolini sul suo ruolo in ‘Afrodite’: “Esperienza difficile, ecco perché”

Ambra Angiolini ha svelato un dettaglio inedito sul suo ruolo in Afrodite, film che è stato presentato al Bif&st 2025: ecco perché è stata per lei una delle esperienze più difficili di sempre.

Ambra Angiolini è tornata sul grande schermo con un ruolo intenso e fisicamente impegnativo in Afrodite, il film di Stefano Lorenzi presentato in concorso nella sezione Meridiana del Bif&st 2025. L’attrice, che da tempo ha scelto con cura i progetti cinematografici a cui prendere parte, ha parlato apertamente dell’esperienza vissuta sul set, del legame con il personaggio e delle difficoltà affrontate durante le riprese. Un film che, oltre a raccontare una storia avvincente, si addentra nei temi della rinascita. Non solo, anche della libertà e della forza femminile, in un contesto duro e carico di tensione.

Ambientato nella Sicilia del 1993, Afrodite narra la storia di Ludovica, interpretata da Ambra Angiolini, un’istruttrice di diving alle prese con gravi problemi economici e minacce da parte della mafia. Ludovica è costretta ad accettare una missione pericolosa. Deve recuperare un misterioso carico da una nave affondata, chiamata appunto Afrodite. Accanto a lei, Sabrina, una sommozzatrice interpretata da Giulia Michelini, che si rivelerà fondamentale per affrontare le profondità del mare e quelle dell’anima. Se amate Ambra Angiolini, non potete perdere una perla su Netflix con Alessandro Gassmann.

Ambra Angiolini sul film ‘Afrodite’: perché è stata un’esperienza difficile

Il film si muove tra i generi del thriller, dell’azione e del romance, ma è soprattutto la relazione tra le due protagoniste a emergere con forza. All’inizio diffidenti e distanti, Ludovica e Sabrina si ritrovano lentamente a condividere paure, desideri e una complicità crescente che supera l’attrazione fisica. Il loro rapporto diventa un viaggio di trasformazione, in cui le maschere cadono e la vulnerabilità si trasforma in potere.

Giulia Michelini ha descritto il suo personaggio come prigioniero del mondo patriarcale. Alla ricerca di un riscatto possibile solo nel momento in cui si apre all’altro. Per entrambe le attrici, il lavoro sul set è stato tanto emotivo quanto fisico. Infatti, per interpretare al meglio i ruoli subacquei, Angiolini e Michelini hanno dovuto prendere il brevetto da sub e affrontare lunghe immersioni in condizioni tutt’altro che semplici. Michelini ha persino superato una polmonite bilaterale e diversi attacchi di panico per portare al termine le riprese in mare aperto.

Anche Ambra Angiolini ha voluto condividere con i suoi follower parte di quest’esperienza, pubblicando sul suo profilo Instagram una serie di immagini scattate sul set, accompagnate da una riflessione sincera e toccante. Ha in fatti, scritto: “Un film girato trentacinque minuti circa, completamente sott’acqua… le esperienze difficili che piacciono a me. Ogni bene a questi progetti, pieni di voglia di sperimentare, senza pensare ossessivamente e solo al risultato. Grazie alla pazienza di tutti, faceva un discreto bollore a Trapani quell’estate… scorrete fino in fondo”. Naturalmente, con quest’ultima frase si riferisce proprio alle riprese estive svoltesi proprio nella zona di Trapani.

Il post, accolto con entusiasmo da fan e colleghi, è una testimonianza del coinvolgimento totale con cui l’attrice affronta ogni ruolo. Non solo interpretazione, ma dedizione, coraggio e voglia di mettersi alla prova anche nelle condizioni più estreme, come quelle subacquee. Il regista Stefano Lorenzi, alla sua opera più ambiziosa, ha dichiarato di essersi ispirato a un fatto realmente accaduto. Si tratta, infatti, del recupero di tritolo da una nave affondata durante la Seconda Guerra Mondiale, successivamente utilizzato dalla mafia per attentati. Un evento storico che ha fornito la base per costruire una trama avvincente e carica di tensione, ma anche profondamente umana.

Il film al Bif&st 2025

Afrodite non è solo un film d’azione o un thriller dalle tinte noir. Lo si può considerare soprattutto un inno al coraggio, alla capacità di affrontare le proprie paure più profonde e all’incontro trasformativo tra due anime spezzate. In questo senso, il ruolo di Ludovica rappresenta per Ambra Angiolini una nuova sfida attoriale. Non solo, anche un’opportunità per parlare, ancora una volta, della complessità femminile e della resilienza.

La sua partecipazione al Bif&st 2025 è stata accolta con grande interesse, e le prime reazioni parlano di una performance intensa e autentica, in linea con la carriera di un’attrice che da tempo ha scelto la qualità alla quantità. Afrodite potrebbe rivelarsi una delle sorprese del festival, e il personaggio di Ludovica un nuovo tassello importante nel percorso artistico e umano di Ambra Angiolini.