Deddè dopo Amici 24: la nostra intervista esclusiva.
Deddè è uno dei talenti emergenti più apprezzati dell’ultima edizione di Amici 24. Nato nel 2005 a Torre del Greco, ha portato nella scuola il suo mondo fatto di musica e storie vere, conquistando il pubblico con il brano inedito Periferia. La sua avventura nel talent di Canale 5 è stata resa possibile da Anna Pettinelli, che ha fortemente voluto il suo ingresso chiedendo un banco aggiuntivo. Nonostante il grande impegno e i miglioramenti costanti, Deddè ha mancato l’accesso al serale per un soffio. In questa intervista esclusiva, il giovane artista racconta la sua esperienza nel programma, le emozioni vissute e i progetti futuri dopo l’avventura in tv.
Come hai iniziato a fare musica e cosa ti ha spinto a partecipare ad Amici 24?
“Come primo strumento ho iniziato a suonare la chitarra elettrica, che ho studiato per due anni. Poi ho approfondito la batteria e le percussioni per tre anni. Verso i 10 anni ho iniziato a studiare canto e sono entrato a far parte di una band con alcuni amici. Nel tempo ho continuato a coltivare questa passione e a 14 anni ho registrato il mio primo brano, Dipendenza, che è uscito sulle piattaforme digitali. In quel momento ho capito che uno dei miei obiettivi era far arrivare la mia musica a più persone possibili. Questo è uno dei motivi principali che mi ha spinto a partecipare ad Amici, programma che seguivo fin da piccolo. Entrare nella scuola è stato un sogno”.
Come hai vissuto l’esperienza ad Amici? Quali sono stati i momenti più belli e quelli più difficili per te?
“Un’esperienza molto formativa: ho fatto molte lezioni di canto, ho iniziato a studiare il mercato musicale e ho imparato a dare valore alle mie capacità. Ci sono stati tantissimi momenti belli, come quando riuscivo ad ottenere una posizione alta in classifica o quando passavo le serate a cena con i ragazzi, condividendo esperienze e sogni. I momenti più difficili? Sicuramente le sfide e, ovviamente, l’eliminazione”.
Come descriveresti il rapporto con Anna Pettinelli?
“Speciale fin dall’inizio. La ringrazierò sempre perché è stata la prima a credere in me. Anche nei momenti più difficili cercava sempre di capirmi e aiutarmi a trovare soluzioni. È una persona a cui devo tanto, perché mi ha aiutato a crescere non solo a livello artistico, ma anche personale”.
Come ci si sente a non aver avuto accesso al serale?
“Mi è dispiaciuto tanto perché era un obiettivo che mi ero posto fin dall’inizio. Sono comunque molto soddisfatto del mio percorso nella scuola. Così di avere ancora tanto da dare al pubblico e tra poco, tutti potranno vedere il risultato del lavoro fatto in questi mesi e ascoltare i miei nuovi singoli”.
Quali momenti in casetta ti sono rimasti impressi?
“Ci sono tanti momenti belli che mi porterò sempre dentro. L’arrivo dei nuovi ragazzi che entravano nella parte lontana di questa grande famiglia. Oppure le chiacchierate prima di dormire con Jacopo Sol e Luk3. Parlavamo delle nostre vite e ci davamo consigli. Ovviamente poi, i momenti in cui eravamo tutti insieme e ci aprivamo molto”.
Chi vorresti vincesse?
“Non saprei dare una risposta precisa, perché penso che siano tutti ragazzi talentuosi e meritevoli. Ognuno di loro avrà la possibilità di dimostrare il proprio talento. Quindi… buona fortuna a tutti e che vinca il migliore!”.
Ora che hai concluso l’esperienza ad Amici, quali sono i tuoi progetti futuri? Ci saranno nuove canzoni o collaborazioni in arrivo?
“Sono sempre stato una persona molto produttiva e domani, venerdì 21 marzo, uscirà il mio nuovo singolo Nisciun Maje. È un brano scritto da me e prodotto da Starchild, in cui si mescolano sonorità contemporanee e tradizione napoletana. Racconta una storia d’amore e resilienza ambientata nei vicoli di Napoli. Ha un grandissimo valore per me perché l’ho scritto proprio nella casetta di Amici”.
Cosa pensi di aver imparato su te stesso e sulla tua musica? Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere questa carriera?
“Amici mi ha fatto crescere tanto, sia a livello artistico che professionale. Ho studiato teoria musicale, vocal coaching e ho vissuto di musica 24 ore su 24, che è sempre stato il mio sogno. Credo che il mondo della musica sia difficile, ma anche meraviglioso. Se dovessi dare un consiglio a chi vuole seguire questa strada, direi di crederci sempre, di non smettere mai di sognare e di affrontare qualsiasi ostacolo con determinazione. La musica è qualcosa che si sente dentro e comunica attraverso di essa è una delle esperienze più belle che si possono vivere”.
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