Uomini e Donne, Gianmarco è davvero così speciale? La verità che nessuno dice

Uomini e Donne, Gianmarco ha già perso la partita? Ecco i segnali.

Facciamo il punto, perché qui il tempo stringe e il trono di Gianmarco Steri doveva essere la ciliegina sulla torta di questa stagione di Uomini e Donne. Doveva, appunto. Eppure, per ora, più che una ciliegina sembra una di quelle fragoline che ti danno al bar quando ordini il cocktail: carina, ma irrilevante. E attenzione, perché volenti o nolenti, lui è l’ultima speranza di questa fase finale del programma. Chiara Pompei? Kaputt. Tina Cipollari? Il suo trono è un gioco. E Gianmarco? Beh, è lì, ma con il motore ancora in folle.

Se si escludono le fan sfegatate pronte a difenderlo a spada tratta, il consenso generale non è così sfavillante come si poteva prevedere. E questo è abbastanza curioso, considerando l’hype mostruoso che aveva accompagnato il suo ingresso nel programma. Vogliamo però spezzare una lancia a suo favore. Se il trono sta annaspando, la sua colpa è veramente minima. Tipo un misero 10%. E il restante 90%? Beh, quel carico lo spartisco equamente tra due grandi colpevoli.

Uomini e Donne: il trono di Gianmarco è già finito qui?

La redazione e Maria De Filippi hanno pompato Gianmarco come se fosse il nuovo Messia del trono classico. L’hanno lanciato con un battage mediatico degno di una popstar, aprendo le porte a un circo che è sfuggito di mano. Hanno concesso spazi infiniti a Enzakkione (sì, simpatico, ma completamente fuori focus) e poi hanno organizzato un ingresso in studio surreale, con centinaia di ragazze catapultate in pochi minuti davanti a lui. Risultato? Una parata di cloni, zero personalità, e il trono che sembrava un impiegato costretto a smistare pacchi di Amazon. Imbarazzo totale. Sembra che negli ultimi mesi il pubblico femminile abbia visto in Gianmarco una specie di unicorno raro. Commenti del tipo “uomo meraviglioso”, “il migliore corteggiatore della storia”, “un vero cavaliere d’altri tempi” hanno inondato i social. Un’adorazione collettiva che è andata oltre ogni logica, costruendo un personaggio che probabilmente neanche lui si riconosce più addosso.

 

Questa valanga di aspettative irrealistiche ha creato un boomerang micidiale: da un lato, Gianmarco è stato caricato di una pressione assurda, dall’altro il pubblico ha iniziato a rendersi conto che, beh, non è poi tutto ‘sto fenomeno mistico. E quindi? Delusione. Diciamolo chiaramente: lui non sta facendo male. Sta gestendo la situazione come può, cercando di restare a galla in un mare agitato. Ma se vuole davvero riprendere in mano il suo trono, c’è solo una strada: la redazione deve smetterla di spingerlo come fosse la rivoluzione televisiva e il pubblico deve ridimensionare le aspettative, lasciando semplicemente che sia sé stesso. Se accadrà, forse riuscirà a dare una svolta. Se invece continuerà a portarsi addosso questo fardello di idolatria gonfiata, il suo trono rischia di passare alla storia come uno dei più grandi flop degli ultimi anni. La scelta è sua, ma anche nostra.