Lucio Corsi stravolge Volevo essere un duro per l’Eurovision Song Contest: nuovo intro, nuova energia.
Lucio Corsi continua a reinventarsi e stupire il pubblico. Dopo il successo ottenuto a Sanremo 2025 con Volevo essere un duro, il cantautore toscano ha deciso di modificare il brano per l’Eurovision Song Contest di maggio a Basilea, conferendogli un’identità sonora più internazionale. La novità principale? Un’introduzione completamente inedita, caratterizzata dall’uso dell’armonica a bocca, che regala alla canzone un’atmosfera più folk e ricca di suggestioni evocative. Un cambiamento che non è passato inosservato, tanto che il video della nuova versione è stato ricondiviso dai canali ufficiali dell’Eurovision, un riconoscimento che alimenta le aspettative sulla sua performance.

A rendere ancora più intrigante questa nuova veste del brano è l’aggiunta dei sottotitoli in inglese nel video ufficiale. Un dettaglio che ha acceso il dibattito tra i fan: il testo è stato parzialmente tradotto per essere più accessibile al pubblico internazionale? Non è chiaro, ma è una possibilità affascinante, che potrebbe amplificare l’impatto emotivo e comunicativo della canzone. Se così fosse, Corsi riuscirebbe nell’impresa di trasmettere il suo messaggio in maniera ancora più diretta e universale, senza tradire l’anima autentica del pezzo.
Lucio Corsi, introduzione completamente nuova per Volevo essere un duro: armonica e un’anima folk-rock
Nella sua versione sanremese, Volevo essere un duro colpiva per il suo equilibrio tra cantautorato italiano e influenze glam rock, con richiami a David Bowie e Lou Reed. La versione eurovisiva, invece, parte con un mood completamente diverso. L’armonica a bocca introduce la melodia con un suono caldo e malinconico. Strizza l’occhio alla tradizione folk americana, richiamando artisti come Bob Dylan e Neil Young. Questo cambiamento non solo amplia la dimensione sonora del brano.
Lo rende anche più vicino alla sensibilità del pubblico internazionale, pur mantenendo intatta la sua essenza. L’introduzione con l’armonica aggiunge una nuova profondità emotiva alla canzone. Emerge ancora di più il contrasto tra l’aspirazione alla durezza espressa nel testo e la vulnerabilità che invece viene accettata e celebrata nel corso del brano. Una scelta artistica che dimostra come Corsi sia capace di adattare la sua musica senza snaturarla, mantenendo vivo il messaggio centrale: la forza vera sta nell’accettazione della propria sensibilità.
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Un altro elemento che sta incuriosendo i fan riguarda la presenza dei sottotitoli in inglese nel video ufficiale della versione eurovisiva. È un semplice supporto per il pubblico non italiano o alcune frasi del testo sono state effettivamente tradotte? Non c’è ancora una conferma ufficiale. L’ipotesi che alcune espressioni chiave possano essere state adattate per una migliore comprensione a livello globale, non è da escludere.
Se così fosse, Corsi avrebbe compiuto un ulteriore passo per rendere Volevo essere un duro un brano davvero universale. Con questa versione rinnovata si prepara a lasciare il segno all’Eurovision, portando sul palco non solo una canzone, ma un messaggio forte e autentico, capace di risuonare con il pubblico di tutta Europa (e oltre). Il mix di tradizione e innovazione, di sonorità italiane e influenze internazionali, potrebbe rivelarsi la chiave vincente per conquistare l’attenzione e l’emozione degli spettatori.
