Miss Fallaci: un flop? Forse. Ma merita una seconda visione, ecco perché.
La miniserie Miss Fallaci ha ricevuto recensioni contrastanti, con critiche soprattutto rivolte alla performance di Miriam Leone nei panni della leggendaria giornalista. Ma fermarsi alla prima impressione sarebbe un errore: questo prodotto televisivo merita una seconda chance, soprattutto per il suo crescendo narrativo e la straordinaria cura visiva. Se nelle prime puntate la recitazione di Leone poteva sembrare incerta, a partire dalla terza serata l’attrice prende il controllo del personaggio, regalandoci una Oriana sempre più credibile e intensa. Il racconto della sua vita e della sua crescita professionale diventa più coinvolgente episodio dopo episodio, culminando in momenti di grande emozione e impatto visivo.
L’episodio andato in onda ieri sera su Rai 1 è stato il vero punto di svolta. Grazie a sequenze toccanti che mostrano Oriana da bambina, la serie è riuscita a trasmettere con forza la determinazione e il tormento interiore della giornalista, rendendo il suo percorso ancora più affascinante. Un capitolo che ha saputo emozionare e aggiungere profondità alla narrazione, offrendo uno sguardo più intimo sulla donna dietro il mito.
Un crescendo di emozioni. Se l’inizio può aver lasciato qualche dubbio, la seconda metà della serie offre una narrazione più solida e una Miriam Leone sempre più convincente. Il suo percorso, fatto di cadute e risalite, conquista gradualmente lo spettatore. La cura estetica è uno dei punti forti della miniserie. Ogni inquadratura è studiata nei minimi dettagli, regalando un ritratto visivo raffinato e immersivo dell’epoca. La serie si concentra su una parte meno esplorata della vita di Oriana Fallaci, il suo percorso di formazione e le difficoltà incontrate per affermarsi in un mondo dominato dagli uomini. Un aspetto che merita di essere riscoperto con una visione più attenta.
Oltre a Miriam Leone, anche il resto del cast regala interpretazioni interessanti. Maurizio Lastrico nei panni di Alfredo Pieroni porta sullo schermo un personaggio complesso, mentre Francesco Colella e Leonardo Lidi arricchiscono il racconto con interpretazioni sfaccettate. Non un flop, ma un’occasione persa? È vero, Miss Fallaci avrebbe potuto osare di più, soprattutto nel tratteggiare alcuni aspetti della vita della giornalista. Ma il valore della serie sta nel suo tentativo di mostrare una Oriana meno conosciuta, più giovane e combattiva, ancora lontana dall’icona che sarebbe diventata. Se l’avete vista distrattamente o l’avete abbandonata dopo le prime puntate, dategli un’altra possibilità. Vi troverete di fronte a una storia in crescita, con momenti di grande intensità e una fotografia capace di incantare. Perché Oriana Fallaci è stata una figura straordinaria, e merita di essere raccontata con tutta l’attenzione possibile. Il consiglio? Un rewatch più attento e senza pregiudizi: potreste rimanere sorpresi.
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