Isabella Rossellini e Alba Rohrwacher insieme prima degli Oscar 2025: uno dei migliori film italiani.
Due nomi che risuonano come simboli di eccellenza nel cinema italiano e internazionale: Alba Rohrwacher e Isabella Rossellini. Due donne, due attrici straordinarie, unite da un film che ha scosso l’anima di chiunque l’abbia visto: La solitudine dei numeri primi. Un’opera tratta dal bestseller di Paolo Giordano, diretta con straordinaria sensibilità da Saverio Costanzo. Oggi, questi due nomi brillano sotto i riflettori degli Oscar 2025. Isabella Rossellini, icona indiscussa del cinema mondiale, è stata candidata per il suo intenso ruolo in Conclave, mentre Alba Rohrwacher ha avuto l’onore di presentare una categoria alla cerimonia.

Due donne che rappresentano la potenza narrativa del cinema italiano, due interpreti che hanno dato corpo e anima a personaggi fragili, complessi, indimenticabili. E il film che le ha viste insieme sullo schermo è uno di quei capolavori destinati a lasciare il segno. La solitudine dei numeri primi è più di una storia. È un viaggio attraverso il dolore, la crescita, la paura di amare. Alice e Mattia sono due anime ferite, legate da un filo invisibile, incapaci di stare insieme, ma impossibilitate a separarsi davvero. Come i numeri primi gemelli, distanti ma vicini, separati da un vuoto che nessuno può colmare. La loro storia si dipana attraverso quattro epoche della loro vita: l’infanzia segnata dal trauma, l’adolescenza vissuta nell’incomunicabilità, la giovinezza in cui si sfiorano senza mai toccarsi davvero, e infine l’età adulta, dove le loro scelte li porteranno ad un’ultima, struggente resa dei conti.
Alba Rohrwacher e Isabella Rossellini: il cuore pulsante del film su Mediaset Infinity
Alba Rohrwacher dà vita ad Alice con un’intensità devastante: il suo corpo fragile, il suo sguardo pieno di ferite mai rimarginate, il suo silenzio assordante. Un’interpretazione che brucia sulla pelle, che scava nelle viscere. Isabella Rossellini, nel ruolo della madre di Mattia, è una presenza austera, ma profondamente umana. La sua prova attoriale regala sfumature di dolore e impotenza che restano impresse nella memoria. Quando Paolo Giordano ha scritto il libro, forse non immaginava che il suo romanzo sarebbe diventato un fenomeno letterario capace di vendere milioni di copie in tutto il mondo. Eppure, la sua prosa tagliente e il suo sguardo chirurgico sull’animo umano hanno fatto breccia nei cuori dei lettori, rendendo il libro un’opera imprescindibile.
Saverio Costanzo ha raccolto questa sfida con coraggio, trasformando la parola scritta in immagini potenti, capaci di ferire e commuovere allo stesso tempo. Se non avete mai visto La solitudine dei numeri primi, preparatevi a un’esperienza cinematografica che vi lascerà senza fiato. Se lo avete già visto, rivedetelo con occhi nuovi su Mediaset Infinity, con la consapevolezza che al centro di questa pellicola c’è qualcosa di più della semplice storia di due ragazzi: c’è il senso stesso dell’essere umani, con tutte le loro fragilità e speranze. Un film che non racconta solo una storia, ma la vita stessa: cruda, meravigliosa, impossibile da decifrare fino in fondo. Proprio come i numeri primi.
