Lucio Corsi: collega famosissimo canta “Volevo essere un duro” e cambia il testo

Arriva la prima cover speciale di Volevo essere un duro di Lucio Corsi dopo Sanremo: a farla, un collega amatissimo.

A volte capita che un artista arriva da outsider e riesca a cambiare le regole del gioco. È successo a Lucio Corsi, che con il suo debutto al Festival di Sanremo 2025 ha lasciato un segno indelebile. Il suo brano Volevo essere un duro ha conquistato pubblico e critica, portandolo a vincere il Premio della Critica e a diventare protagonista di radio, social e chiacchiere nei bar di tutta Italia. Il pezzo, accompagnato da un videoclip poetico, racconta con dolcezza e ironia la distanza tra ciò che sognavamo di essere e ciò che siamo diventati. Viviamo in un mondo che ci vuole forti, invincibili, ma la verità è che siamo tutti fragili, ha spiegato Corsi. E va bene così, senza drammi, senza rimpianti: “Volevo essere un duro, però non sono nessuno, cintura bianca di Judo”.

lucio corsi
Lucio Corsi al Festival di Sanremo 2025

Sul palco dell’Ariston, con la sua estetica fuori dagli schemi, ha emozionato senza forzature. Nessuna ricerca di effetti speciali, solo musica ed espressione sincera. Vestito senza troppi fronzoli, accompagnato da Topo Gigio in un omaggio a Modugno, ha saputo rendere il suo momento unico. Il brano e la sua arte sono diventati oggetto di video e commenti sui social ed è arrivata anche la prima cover Vip del brano giunto secondo a Sanremo. Dopo Emma e l’omaggio a Olly, è ora il turno di Leo Gassmann.

Leo Gassmann canta Volevo essere un duro di Lucio Corsi: il video

Amatissimo collega e cantautore sensibile, Gassmann ha voluto rendere omaggio a Lucio Corsi con una sua personale cover. Condivisa sui social, la reinterpretazione di Leo ha colpito per la delicatezza e l’assoluto rispetto verso l’originale, regalando un’ulteriore sfumatura alla canzone di Corsi. Da sottolineare il finale, in cui invece che cantare la frase “Non sono altro che Lucio”, ha sostituito con ‘Luce’.

 

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Gassmann è uno dei tanti volti che si sono distinti sull’imponente palco dell’Ariston, e anche se non da protagonista, quest’anno ha vissuto la manifestazione da spettatore partecipe e presente da casa. Anche lui con solo l’uso di una chitarra e la voce, senza troppi effetti speciali dalla sua camera, ha deciso di reinterpretare il brano che sicuramente più di tutti, è entrato nel cuore degli italiani. Sanremo 2025 ci ha regalato tanta bella musica ed emozioni, ma tra le più belle c’è sicuramente quella di vedere la musica vera creare connessioni profonde tra artisti e pubblico. Grazie, Lucio. Grazie, Leo.

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