I commenti dopo il terzo e quarto episodio de Il Conte di Montecristo, sono totalmente cambiati: cosa sta succedendo.
Commenti entusiasti e ascolti record per i primi due episodi de Il Conte di Montecristo. La nuova trasposizione, che vede un cast stellare e come protagonista, l’attore britannico Sam Clafin. L’unica lamentela era quella inerente alla versione originale, ovvero senza doppiaggio, siccome non è stata mandata in onda e nemmeno caricata su RaiPlay.
Gli spettatori sono stati accontentati, e sulla piattaforma da oggi è fruibile questa versione. Peccato però che una vera e propria bufera si sta scatenando su X a seguito degli episodi visti ieri su Rai 1, e per il modo in cui la trama si sta sviluppando. Ci sono dei notevoli disaccordi che riguardano non solo il romanzo di Dumas, ma anche una delle trasposizioni più ricordate: quella con Gerard Depardieu. Cosa dicono i commenti più in disaccordo? Una carrellata dalla popolare piattaforma per capire se il sentiment è basato su qualcosa di realmente deludente, oppure no.
Il Conte di Montecristo: cosa non è piaciuto al pubblico nel secondo appuntamento
I principali commenti si manifestano delusi dopo il grande riscontro per i primi due episodi, andati in onda su Rai 1 lunedì scorso. Tutto è sembrato fedele per trama, adattamento, ambientazioni e dialoghi. Stavolta fa discutere proprio tutto questo, in particolare, la scelta di alcuni attori, tra cui lo stesso Sam Clafin. La tragicità di Edmond, che cerca solamente vendetta dopo i lunghi anni in carcere, sembra mancare insieme al peso di una storia troppo difficile da dover portare sulle spalle. Ci sono poi, a detta di chi ha letto e amato il romanzo, dei buchi di trama che si fanno sentire e degli stravolgimenti importanti.

In trasposizioni per cinema e tv, è normale che ci siano dei tagli o piccole modifiche per rendere il tutto più fluido e scorrevole. Questa volta però, a tratti la serie è sembrata sconnessa e risulta difficile, soprattutto per chi non conosce la trama, collegare i frammenti successivi con la carenza di altri, fondamentali. Questa è una dinamica che si ripete spesso, in vari sceneggiati tratti da libri che hanno fatto la storia: è accaduto ad esempio, anche con L’Amica Geniale di Elena Ferrante. Bisogna imparare ad accettarlo, e magari informarsi al meglio per guardare una serie con un approccio diverso e più completo. Il concetto potrebbe sembrare sbagliato: perché leggere altrove se si ha la possibilità di godere della serie, che dovrebbe essere esaustiva e senza buchi? Proprio questo continua a generare commenti poco convinti dopo le puntate di ieri sera su Rai 1. Riusciranno le prossime puntate a ribaltare nuovamente la situazione?
