Grandi cambiamenti nello studio di Striscia la Notizia: chi non sarà più in studio da lunedì 13 gennaio.
Non è un bel periodo per il tg satirico più longevo nella storia della televisione. Striscia la Notizia soffre e non riesce nemmeno ad avvicinarsi al dominio Affari Tuoi, targato Stefano De Martino. Lo share è sempre più basso e per i costi che l’apparato di Antonio Ricci comporta all’azienda, è giunto il momento di prendere dei provvedimenti.
Si parla da tempo di cambiamenti nell’access prime-time. Addirittura in molti hanno avanzato l’ipotesi di una sostituzione, che vedrebbe però l’esclusione totale di Striscia la Notizia dai palinsesti di Canale 5. Potrebbe infatti approdare Avanti un Altro! con la coppia Bonolis e Laurenti in quella fascia, con La Ruota della Fotuna a occupare in pianta stabile, la fascia del preserale. Il tg satirico resiste, ma con l’arrivo del 2025 comincia a modellarsi a seconda di alcuni cambiamenti che saranno visibili già da lunedì 13 gennaio: è solo l’inizio di un punto di non ritorno che riguarda non solo il Biscione, ma tutto l’universo del piccolo schermo?
Striscia la Notizia: addio al Velino Gianluca Briganti e non solo
Per attirare i telespettatori, cominciando la stagione televisiva a settembre con una gustosa novità, la produzione ha ben pensato di parcheggiare le iconiche Veline. Proverbialmente la bionda e la mora, hanno lasciato spazio all’ingresso di un Velino. Costui ha il volto del modello Gianluca Briganti per ballare e sfilare sul bancone nei vari stacchetti previsti in puntata. Al suo fianco, la velina Beatrice Coari. A quanto pare, si parte proprio da qui per ripristinare l’assetto di sempre. All’interno del programma infatti, verrà lanciata una rubrica per scegliere la Velina bionda che, da adesso in poi, farà parte del cast. Un meccanismo che potrebbe scuotere, incuriosire e attirare più telespettatori.
Ma davvero è stata la mancanza delle Veline ad aver portato la trasmissione a uno stato di sofferenza mai provata prima a livello di consensi e ascolti tv? Certamente no, ma questo potrebbe essere il punto di partenza per provare a salvare il salvabile, lasciando il programma nella sua fascia oraria di sempre, non sacrificando niente e nessuno. Si tratta di una strategia utile, oppure, sarà un buco nell’acqua difficile da sistemare in futuro? Nessuno può dirlo adesso. Fatto sta, che questa decisione di sana pianta a metà stagione, fa riflettere: non sarà sicuramente un bel colpo da incassare per Briganti, che lascia dopo pochi mesi dal suo esordio al bancone (probabilmente senza largo preavviso) per riportare le Veline lì dove è giusto che stiano.