Amadeus chiude Chissà chi è con un saluto emozionante: il coraggio di ricominciare

Amadeus chiude un importante capitolo sul Nove, dopo polemiche e scarsissima convinzione: il saluto a Chissà chi è.

Un esordio che è stato accompagnato da critiche e pochissimi elogi. I Soliti Ignoti ‘travestiti’ da Chissà chi è, con una nuova collocazione e lo stesso conduttore, non hanno sfondato sul Nove. Numeri troppo diversi da Rai 1 ai competitor minori, per uno share che non ha mai superato il 3%. Un risultato che è lecito considerare deludente, visto che l’azienda ha accolto il popolare conduttore con l’intenzione di puntare alla doppia cifra.

Amadeus è sempre rimasto assolutamente cauto, e ha risposto alle critiche e a chi gli ha rinfacciato di aver commesso un madornale errore professionale, con eleganza e competenza. Vero però che un polo importante come Discovery+, non può permettersi di chiudere la stagione in perdita, soprattutto alla luce di un acquisto tanto consistente. Per questo motivo, da gennaio 2025 sarà effettuato un cambio considerevole nei palinsesti del Nove. Chissà chi è lascia la fase dell’access prime time e approda in prima serata. Visto il successo de La Corrida, si punta a un appuntamento destinato a un pubblico diverso, più lungo, con ospiti speciali e soprattutto, che non si scontri con l’uragano Affari Tuoi. Oggi si è registrata dunque l’ultima puntata che vedremo in onda prima delle feste e nel consueto appuntamento scelto dall’esordio a settembre.

Amadeus e tutto lo staff salutano Chissà chi è: tornerà più forte di prima

Amadeus è l’emblema del professionista che anche dopo una carriera brillante e traguardi incredibili raggiunti con sacrifici e capacità, ricomincia senza abbattersi o nascondersi dietro quello che anche se è brutto affermarlo, è stato un azzardo finito non nel migliore dei modi. Quando un format chiude in anticipo non è mai una cosa bella e semplice da affrontare. Ci vuole anche lo stile, il coraggio e la consapevolezza di affermare e comprendere che forse, qualcosa non è stato fatto nel modo giusto. Si tratta anche di tempo e coincidenze astrali: non sempre le cose vanno come ci aspettiamo che vadano.

Il conduttore però è pronto a riprovarci, e soprattutto, a studiare insieme all’azienda e al suo team per trovare l’idea vincente, quella che possa fare breccia subito nel cuore dei telespettatori. D’altronde, è riuscito a rimettere in piedi un evento tanto importante e impegnativo come il Festival di Sanremo. Viene inoltre da una serie di porte in faccia e delusioni che  stato lui stesso spesso a mettere in pubblica piazza. Il flop di Chissà chi è non è la prima batosta che accoglie in quello che attualmente, è forse un periodo lavorativo incerto e da ridefinire. Il suo saluto al format si conclude con “A presto”, con la speranza e forse, anche un pizzico di sana e lecita consapevolezza, che il 2025 sarà un anno strepitoso.