Alba Rohrwacher in un film indimenticabile di Saverio Costanzo: su Prime Video c’è La solitudine dei numeri primi.
Tra i film italiani più intensi e memorabili degli ultimi anni, La solitudine dei numeri primi, diretto da Saverio Costanzo e tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano, è disponibile su Prime Video. Questa pellicola del 2010, interpretata da Alba Rohrwacher e Luca Marinelli, esplora il tema della solitudine esistenziale attraverso le vite di due personaggi segnati da traumi e difficoltà emotive. Per gli amanti della serie L’amica geniale, di cui abbiamo visto ieri sera il gran finale su Rai 1, il ruolo di Alice, interpretato dalla Rohrwacher, può ricordare la complessità di Lenù Greco, protagonista della saga di Elena Ferrante.

Il film segue le vite di Alice (Alba Rohrwacher) e Mattia (Luca Marinelli), due anime che si incontrano e si riconoscono nella loro incapacità di connettersi pienamente con il mondo. Alice, vittima di un incidente sciistico che l’ha segnata nel corpo e nello spirito, cresce sotto il peso di un rapporto difficile con il padre. Mattia, invece, vive con un profondo senso di colpa per aver abbandonato la sorella gemella, affetta da disabilità, in un momento di distrazione che si è rivelato fatale. La narrazione si sviluppa tra passato e presente, raccontando le vite di Alice e Mattia attraverso salti temporali che mostrano come i loro traumi infantili abbiano influenzato ogni scelta e relazione. I due personaggi si incontrano, si avvicinano, ma non riescono mai a superare quella distanza che li rende simili a due “numeri primi gemelli”: vicini, ma mai davvero in contatto.
La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo: il confronto tra Alice e Lenù
Alice e Lenù condividono una profondità psicologica e una lotta interiore che le rende personaggi affascinanti e complessi. Entrambe sono donne che cercano di emanciparsi da un passato che le ha segnate. Alice, come Lenù, è costretta a confrontarsi con un ambiente ostile che le impone ruoli e aspettative soffocanti. Lenù Greco, nella serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante, lotta per definire la propria identità tra le pressioni familiari e sociali di un rione napoletano oppressivo. Alice, sebbene in un contesto diverso, vive un’esperienza simile, segnando il suo corpo e la sua mente con una fragilità che la rende vulnerabile ma anche determinata a trovare un senso alla propria esistenza.
Saverio Costanzo, che ha diretto anche L’amica geniale, riesce a rappresentare con sensibilità il peso della solitudine e dei traumi. L’interpretazione di Alba Rohrwacher è magnetica: il suo volto comunica una gamma emotiva vasta, rendendo Alice un personaggio memorabile. Con un’atmosfera cupa e una regia che alterna momenti di delicatezza e tensione, La solitudine dei numeri primi è un film che lascia il segno, proprio come la serie Rai. Entrambi esplorano le sfumature della psiche umana, offrendo allo spettatore un viaggio profondo e coinvolgente.
