Mare Fuori: perché il prequel su Rosa Ricci non è forse una buona idea

Annunciato il prequel su uno dei personaggi più amati nell’universo di Mare Fuori, Rosa Ricci: era davvero quello che i fan si aspettavano?

L’universo di Mare Fuori ha conquistato il pubblico italiano e non solo grazie a un mix perfetto di dramma adolescenziale e tensione da thriller, il tutto condito da personaggi intensi e storie che non fanno sconti a nessuno. Tra questi, Rosa Ricci, interpretata dalla talentuosa Maria Esposito, è una delle figure più complesse e affascinanti. Ma mentre l’attesa per la quinta stagione cresce, un altro capitolo della saga è pronto a fare il suo debutto: il prequel dedicato proprio alla vita di Rosa prima del suo ingresso nel carcere minorile.

Tuttavia, se da un lato il progetto suona interessante, dall’altro potrebbe rischiare di deludere proprio quel pubblico che ha amato la serie originale. Il motivo? Rosa Ricci nella popolare fiction Rai ha già avuto il suo arco narrativo completo: abbiamo visto la sua infanzia difficile, la sua evoluzione nel carcere e la discesa nel mondo del crimine. In sostanza, la sua storia sembra aver trovato una conclusione, con quel mix di redenzione e lotta interiore che ha appassionato milioni di spettatori. Un prequel, dunque, potrebbe sembrare superfluo, soprattutto perché non sembra esserci altro da aggiungere alla sua evoluzione. Sarà davvero così?

Mare Fuori: avevamo davvero bisogno di un prequel su Rosa Ricci?

Ma, in fondo, la vera domanda è un’altra: cosa avrebbero voluto scoprire i fan di Mare Fuori? La risposta, forse, sta proprio altrove, nelle storie di quei personaggi che, al contrario, sono rimasti più misteriosi. Edoardo, Cardiotrap, Pino, o anche Ciro dopo le recenti ammissioni dell’attore Giacomo Giorgio. Per loro, infatti, non è mai stato esplorato a fondo il passato, il contesto che li ha plasmati. Nemmeno le motivazioni che li spingono a compiere scelte così estreme. Se c’è un prequel che il pubblico avrebbe davvero voluto vedere, sarebbe stato su uno di loro. Edoardo, in particolare, è un personaggio che racchiude in sé una potenza narrativa straordinaria. Il suo passato potrebbe rivelarsi altrettanto drammatico quanto la sua esistenza nel carcere, mettendo in luce le dinamiche familiari, i suoi legami affettivi e, soprattutto, le difficoltà emotive che ne fanno una figura tragica e affascinante.

Allo stesso modo, Cardiotrap, con il suo cuore d’oro e la sua profonda tristezza, potrebbe essere il protagonista ideale per una storia che racconta le origini di un’anima tormentata. Sarebbe stata una mossa audace, ma senza dubbio più interessante per il pubblico. Non che la figura di Rosa non meriti un approfondimento, ma il suo passato è già stato ampiamente esplorato. Eppure, se da una parte Io sono Rosa Ricci vuole raccontare la genesi del personaggio, dall’altra rischia di non aggiungere nulla che non sia già stato sviscerato in Mare Fuori. Il film si è fatto attendere ben due anni, un periodo che farebbe pensare a un prodotto pensato non solo per accontentare i fan della serie, ma anche per tentare di rivelare nuovi aspetti del personaggio. Speriamo solo che questa impresa non risulti più una riscrittura del già noto che una vera e propria rivelazione.