Il ragazzo dai pantaloni rosa, Claudia Pandolfi in esclusiva: “Cosa ho imparato dalla mamma di Andrea”

Claudia Pandolfi è la mamma di Andrea Spezzacatena nel film Il ragazzo dai pantaloni rosa che sarà al cinema dal 7 novembre e in un’intervista esclusiva al Giffoni Film Festival ha rivelato com’è stato conoscere la signora Teresa e soprattutto cosa ha imparato da lei. 

Il ragazzo dai pantaloni rosa è il prossimo film che vedrà la splendida Claudia Pandolfi come protagonista, in uscita al cinema dal 7 novembre. Tratto dalla storia vera del piccolo Andrea Spezzacatena, racconta la sua storia e di come il dolore del ‘non essere accettato’ e del sentirsi solo abbia gravato sulla sua vita. La mamma del ragazzo, Teresa Manes, ha partecipato attivamente a tutte le riprese del film ed è stata molto presente sul set, proprio come ha spiegato la stessa Claudia Pandolfi durante la nostra intervista esclusiva al Giffoni Film Festival. “Quanti di noi sarebbero in grado di difendere la persona attaccata?”, ricorda la Pandolfi. Poi ancora ripete: “Quanti cadrebbero nel silenzio?”. Ed è proprio questo uno dei punti cruciali del film.

Lo spettatore sarà davanti alla vita di Andrea (Samuele Carrino) un giovane molto studioso e attento alla disciplina. Un ragazzo buono, che ha sempre messo gli altri davanti a se stesso. Ha un bellissimo rapporto con i genitori e con il fratellino Daniele. La sua più grande passione è il mare, soprattutto d’estate quando si reca in Calabria. A casa e con la famiglia riesce a sentirsi sempre se stesso e a proprio agio, mentre a scuola si sente solo. Non riesce ad instaurare un buon rapporto con i compagni e ha una sola grande amica: Sara (Sara Ciocca). C’è poi Christian (Andrea Arru), il compagno di scuola con il quale Andrea vorrebbe stringere amicizia, ma che proprio non ha alcun rapporto con lui.

Purtroppo anche quando Andrea passerà dalle medie al liceo, la situazione non cambierà affatto e anzi, quasi peggiorerà. Inizia a diventare oggetto di prese in giro sempre più frequenti, soprattutto da parte di Christian. Qualsiasi cosa faccia sarà una scusa per derisioni e umiliazioni pubbliche. L’apice si raggiungerà quando, proprio come indica il titolo stesso, Andrea indosserà a scuola dei pantaloni rossi che si sono scoloriti dopo un lavaggio erroneo in lavatrice. Sono diventati quasi rosa e, nonostante la mamma gli abbia detto più volte che avrebbe potuto gettarli, lui sceglie comunque di indossarli per non ‘dargliela vinta’. Purtroppo, sarà l’ennesimo modo per metterlo alla gogna.

Claudia Pandolfi è la mamma di Andrea ne Il ragazzo dai pantaloni rosa: “Cosa mi ha insegnato Teresa”

Andrea Spezzacatena è il figlio di Teresa Manes, morto suicida a soli 15 anni proprio per il dolore provocato da atti di bullismo che hanno fatto talmente male da provocare la fine della sua stessa vita. La mamma di Andrea ha sempre voluto che la sua storia fosse nota, per mostrare quanto il dolore silenzioso possa fare a volte più male di quello evidente. L’attrice Claudia Pandolfi durante il Giffoni film Festival di luglio ha raccontato in esclusiva com’è stato per lei lavorare sul set di questo film e soprattutto conoscere la mamma di Andrea. Tra l’altro quest’ultima era presente all’evento. “Teresa la incontro ancora, anche dopo il film. Ogni volta è qualcosa di speciale. Si è creato un rapporto molto intenso tra noi, da subito. Io ero particolarmente emozionata, la sfida inizialmente non era molto tecnica. Io dal punto di vista emotivo faccio ancora fatica a gestire determinate emozioni”.

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Claudia Pandolfi al Giffoni film Festival. Foto esclusiva dell’Architetto

“La responsabilità me la sento ancora addosso. Sui set si creano spesso delle bolle, ma qui ho incontrato un amore che non si trova spesso. Tutte le parti avevano un’attenzione particolare nel raccontare questa storia. Mi ha aiutato vedere la solidarietà degli altri”. Poi ha continuato: “Tersa mi ha insegnato che lei ha saputo trasformare la sua storia in un qualcosa che può aiutare gli altri. Non so se io sarei stata in grado di fare una cosa del genere. Nei suoi confronti ho una specie di misura che non mi porterà mai a raggiungere la sua sfera emotiva, la sua intelligenza e la sua capacità di reazione ai problemi della vita. Da una donna così non si può che imparare. Al di là dell’esperienza del film, dal punto di vista umano questo è uno dei più importanti per me”. 

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