Per ricordare Massimo Troisi e il suo immenso bagaglio umano e professionale, recuperate questo titolo su Prime Video.
Diretto da Mario Martone, Laggiù qualcuno mi ama è un documentario imperdibile, un omaggio intenso e sentito alla figura indimenticabile di Massimo Troisi. Il film è stato distribuito in Italia il 23 febbraio 2023, conquistando il pubblico e la critica. In occasione del settantesimo anniversario della nascita dell’attore, Martone ha realizzato un docufilm che celebra il genio e l’umanità di questo artista straordinario, attraverso materiali inediti e testimonianze toccanti. La pellicola, vincitrice di un premio e con due candidature ai David di Donatello, esplora la vita privata e la carriera di Troisi, regalandoci uno sguardo profondo sulle sue passioni e sulla sua poetica.
Questo documentario non si limita a un racconto biografico; è un viaggio emozionante nella sensibilità e nell’ironia di Troisi, una figura che ha saputo entrare nelle case e nei cuori di milioni di italiani, trascendendo le barriere geografiche e culturali. Martone, regista di grande spessore si addentra nella dimensione più intima dell’attore e dell’uomo, esplorando tanto le sue capacità artistiche quanto la sua vulnerabilità, riuscendo a cogliere ogni sfumatura del suo carattere schivo ma straordinariamente carismatico. Il nome indimenticabile dell’artista, è uscito ieri sera in diretta su Canale 5 al Grande Fratello, a seguito del racconto di Clarissa Burt: i due infatti, ebbero una storia d’amore.
Laggiù qualcuno mi ama racchiude significati profondi. Quel “laggiù” è molto più di un richiamo geografico a Napoli. Porta in scena simbolo di una condizione esistenziale, un richiamo universale al disagio e alla tenerezza che accomunano tutti noi. Troisi da San Giorgio a Cremano, riusciva a parlare non solo ai napoletani, ma a un’intera generazione, spingendosi oltre ogni confine culturale. Le scene in cui il regista riprende i volti dei giovani mentre assistono ai film di Massimo sono emblematiche: sorrisi e sguardi intensi testimoniano l’impatto senza tempo dell’artista. Centrale è anche il concetto del “mi ama”, che rappresenta il nucleo della poetica di Troisi, un sentimento amoroso complesso, spesso intriso di malinconia.
La sua arte faceva ridere, certo, ma in maniera unica: grazie a una comicità che nasceva dall’attesa, regalando poi un rilascio emozionale carico di riflessione. La capacità di Troisi di combinare umorismo e malinconia costringe chi guarda ad andare oltre la superficie, ad esplorare la propria intimità. Il film di Martone riesce quindi a restituire la magia dell’attore in modo vivido e autentico, e rappresenta una vera e propria celebrazione del suo lascito artistico e umano. Un viaggio per riscoprire un’icona culturale che ha segnato un’epoca, ma il cui messaggio resta più attuale che mai: il documentario è disponibile su Prime Video e dovete assolutamente recuperarlo o riguardarlo. A qualcuno sarà sfuggito, siccome è uscito circa un anno e mezzo fa.
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