Sta davvero per accadere qualcosa di talmente tanto rivoluzionario in casa Mediaset? L’indiscrezione e le ragioni della presunta sostituzione.
Tempi duri in casa Mediaset, per una serie di certezze che crollano man mano e portano alla riscrittura di modi sempre nuovi e diversi di concepire la televisione e le varie fasce. L’access prima time soffre. Ieri sera Striscia la Notizia, con la rinnovata conduzione di Michelle Hunziker e la novità Nino Frassica, ha davvero fatto fatica ad imporsi. Siamo al minimo storico: un debole 13% totalmente schiacciato dal 26% di Stefano De Martino ad Affari Tuoi.
Che la concorrenza sia molto più forte e consolidata è risaputo: ne abbiamo ampiamente avuto prova durante la stagione appena trascorsa. Pier Silvio Berlusconi però, non può permettersi questi numeri per una trasmissione longeva che comunque, costa quel che costa alle casse dell’azienda. Bisogna accorciare le distanze e forse comprendere che un cambiamento serve, anche a costo di non ricevere inizialmente il favore popolare. Da qui l’indiscrezione e anche le varie ipotesi che riguardano il popolare tg satirico: è arrivato davvero il momento di toglierlo dall’access prime-time?
Impazza in queste ore sui social l’indiscrezione più calda di questo sabato 28 settembre. Il tutto è alimentato dagli ultimi dati Auditel, per nulla incoraggianti in casa Mediaset in relazione all’access prime-time. La suddetta fascia è forse la più importante dell’intera giornata di palinsesti, in quanto è il traino che poi trasporta chi guarda direttamente alla proposta in prima serata: se è fatto bene e piace, i telespettatori restano senza migrare facendo zapping e i numeri restano invariati, crescendo sicuramente per via della buona partenza. Con queste premesse però, c’è poco da sperare e quindi potrebbe accadere l’impensabile. Avanti un Altro con la coppia Bonolis e Laurenti in access prime-time.
Si pensa che i vertici vogliano sostituire (o addirittura eliminare) Striscia la Notizia dai palinsesti, mettendo dopo il telegiornale il longevo quiz a premi. Questo potrebbe in qualche modo non solo smuovere la situazione attuale per quel che riguarda lo share, ma anche ‘salvare’ il gioco dal dominio de L’Eredità. Berlusconi potrebbe lasciare La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti a quell’orario, che in queste serate cresce di puntata in puntata ed ha addirittura raggiunto Reazione a Catena con Pino Insegno. Il discorso se concepito in questo senso, fila, ma comunque si tratterebbe di un format già conosciuto e nessuna novità, ma solo uno spostamento strategico per non uscirne troppo con le ossa rotte. Davvero il longevo tg satirico a gennaio saluterà la fascia dove è nato e si è affermato nel corso di tutti questi anni?
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