Le ultime scelte di Zara scatenano un vero e proprio polverone: scopriamo cosa sta accadendo tra i fan del famosissimo brand di moda.
Ultimamente, la “Icons” di Zara sta dando parecchio da parlare: i fan si sono scatenati in dibattiti al vetriolo sui social per discutere di prezzi alle stelle e design che stentano a convincere. Qualcuno è addirittura arrivato a ipotizzare che il sito del brand sia stato hackerato. Ma cosa sta veramente succedendo? Vi raccontiamo tutto sulla vicenda.
Zara ha svelato il 12 settembre l’ambiziosa collezione, che comprende cinque camicie e una gamma di scarpe disponibili in tre differenti colori. I prezzi? Beh, oscillano tra le 229 e le 349 sterline, cifre che hanno fatto storcere il naso a più di un cliente. Su TikTok non sono mancate le reazioni stizzite, con diversi utenti che hanno etichettato i capi come “tutto fuorché iconici” e decisamente poco invitanti.
Tra le opinioni più taglienti emerge quella di Perrie Sian, influencer su TikTok che conta oltre 722.000 follower, la quale in un video non le manda a dire riguardo alcuni pezzi della collezione. C’è addirittura chi ha paragonato una camicia a “qualcosa che potrebbe appartenere al guardaroba della nonnina”. E se pensate che il commento fosse pungente, dovreste sentire cosa ha detto di un abito a palloncino da 289 sterline: “Sembra che sia uscito direttamente dall’armadio della bisnonna”. Questi giudizi caustici hanno messo il dito nella piaga, rivelando il malcontento generale verso la nuova direzione stilistica del marchio.
Non solo l’estetica dei capi, ma anche le scarpe della “Icons” sono finite sotto il mirino dei critici, con alcune recensioni che le bollano come oggetti dal dubbio gusto e prossimi alla mediocrità più profonda. Sian non ha risparmiato nemmeno le calzature, giudicandole impraticabili e poco funzionali.
Va ricordato che la serie “Icons” nasce da uno studio interno di Zara che punta a creare vestiti pensati per le occasioni importanti, come serate di gala, eventi e giornate in ufficio, però il pubblico non sembra aver apprezzato la mossa, con molti che si interrogano sull’ipotetico tentativo di Zara di sfondare nel mondo del lusso. C’è chi, poi, preferirebbe investire in un brand di alta moda anziché in questi nuovi capi.
Sembra proprio che la collezione “Icons” abbia scatenato dibattiti infuocati. Tuttavia, è bene prendere con cautela certe opinioni che potrebbero essere distorte da voci di corridoio. Ad ogni modo, Zara non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle critiche sollevate.
Per farla breve, i nuovi arrivi firmati Zara hanno causato non pochi grattacapi e suscitato discussioni accese, mettendo in luce l’evolversi del gusto dei consumatori e l’importanza del costo nel determinare le scelte di acquisto. È curioso osservare come i big della moda sperimentino per innovare e come i clienti rispondano a queste novità, specialmente quando si trovano davanti a prodotti che non rispondono alle loro aspettative.
Allora, amici della moda, cosa pensate che serva per rimanere a galla in questo settore così mutevole: l’innovazione coraggiosa o il rispetto della tradizione? Attendiamo le vostre opinioni con interesse!
@perriesian
“La moda passa, lo stile resta”, un mantra che Coco Chanel ha impresso indelebilmente nella storia del fashion design, sembra essere stato dimenticato nell’ultima collezione Icons di Zara. Il gigante dell’abbigliamento low-cost, famoso per rendere accessibile il lusso al grande pubblico, questa volta sembra aver perso la bussola, proponendo capi che hanno lasciato i fan perplessi e critici. La moda, come espressione di sé e della propria epoca, dovrebbe ispirare e innovare, ma quando una blusa viene venduta a prezzi che sfiorano i 350 sterline, ci si chiede: dove è finita l’essenza di Zara che conosciamo? La critica pungente di Perrie Sian su TikTok non è solo un’espressione di disappunto personale, ma riflette un sentimento più ampio tra i consumatori, che si trovano di fronte a prezzi esorbitanti per capi che sembrano rievocare, piuttosto malinconicamente, un passato di dubbia iconicità. In un’epoca in cui il valore dell’autenticità e dell’accessibilità nella moda non è mai stato così alto, Zara sembra aver fatto un passo falso, allontanandosi dalla sua base di fan alla ricerca di un’esclusività che forse non le appartiene. La domanda sorge spontanea: è forse questo il momento per Zara di riconsiderare la sua direzione creativa, ricordandosi che, in fondo, la vera icona è colui che sa rimanere fedele a sé stesso e ai propri principi, senza sacrificare l’accessibilità sull’altare dell’esclusività?
