Nicole Thalia, corista al Royal Wedding di Harry e Meghan Markle parla del privato e di come è andato il loro incontro e quello con Re Carlo durante le prove.
Corista di Marco Mengoni e presente nel coro gospel che ha cantato durante il Principe Harry e Meghan Markle nel Royal Wedding del 2018. Quello è stato l'ultimo e forse l'unico momento in cui la Royal Family era al completo, con la Regina Elisabetta e tutti quanti alla corte di questa nuova coppia, tanto ama quanto chiacchierata per i trascorsi della sposa.
Il contributo del coro è stato parecchio importante durante l'evento, e ha regalato delle immagini davvero emozionanti alla cerimonia seguita in mondovisione. Abbiamo avuto modo di intervistare Nicole Thalia, che appunto insieme al The Kingdom Choir ha cantato alle nozze reali: com'è davvero la famiglia di sangue blu più in prima linea?
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Re Carlo, parla una corista presente al matrimonio di Harry e Meghan: la sua verità sulla famiglia reale
Siamo partiti da Meghan Markle, la pietra dello scandalo e una delle donne più chiacchierate al mondo: è davvero come dicono?
"Meghan l'ho adorata dal primo giorno in cui l'ho vista è una persona educatissima, gentilissima e dolce, una persona che anche se ci fai cinque minuti di chiacchierata, sembra che la conosci da vent'anni, disponibilissima e come dicevo, proprio educata a modo. Non è narcisista come scrivono e che vuole stare al centro dell'attenzione a tutti i costi"
Cosa dici invece di Re Carlo, all'epoca ancora Principe e accusato di essere lui il razzista di cui la Markle ha parlato anni dopo nell'intervista scandalo?
"La nostra direttrice ha rilasciato un commento riguardo il principe Carlo e ha detto che non è affatto razzista. Lui stesso ha scelto il nostro coro gospel come regalo per la coppia e omaggio alle origini afroamericane di Meghan. Carlo è una persona gentilissima e disponibilissima"
C'erano delle cose che nn potevate fare, prima e durante la cerimonia?
"Non potevamo filmare di nascosto, non potevamo portare il telefono all'interno della cappella il giorno prima delle prove e il giorno stesso. Insomma, cose che sarebbero state imposte in qualsiasi evento di questa portata. I nostri vestiti dovevano essere tutti cinque centimetri sotto al ginocchio, senza spazzature e le braccia coperte"
Come hai vissuti il periodo precedente a questo grande evento?
"I mesi prima mesi sono stati belli tosti perché non potevamo rischiare assolutamente che una notizia del genere si sapesse: abbiamo firmato un contratto di esclusiva e non potevamo parlarne. Quella però è stata anche la parte più divertente tra virgolette"
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