Una scena presente nell'ultima puntata di Lolita Lobosco 3 rimanda ad un capolavoro del regista Ferzan Özpetek: di quale si tratta.
Si conclude la terza stagione di una delle fiction Rai più amate e seguite sul piccolo schermo. Le indagini di Lolita Lobosco con Luisa Ranieri è un prodotto di cui Viale Mazzini può vantarsi e non poco. Non parliamo solo di ascolti tv, che sono sempre stati più che soddisfacenti per la rete. La splendida location di Bari sembra essere lo sfondo perfetto per raccontare la storia di una donna forte e indipendente e della sua famiglia. Siamo giunti a tre stagioni, e la trama, adattata dagli sceneggiatori si rifà ai romanzi di Gabriella Genisi.
Luisa Ranieri si è detta propensa ad una quarta stagione, siccome ci sono dei cerchi ancora da chiudere e il pubblico attende con ansia il capitolo successivo. Visti i tantissimi impegni e comunque i tempi e le esigenze della produzione da rispettare, l'attrice napoletana ha parlato in maniera positiva circa un seguito, ma non adesso. Tutto è aperto dunque, ma non accadrà certo a breve stando alle sue parole.
Lolita Lobosco 3, la scena che omaggia Ferzan Özpetek e Mine Vaganti: le similitudini
L'ultima puntata di Lolita Lobosco 3 ha visto degli addii, sguardi e parole che sembrano aprire ad un possibile seguito, relativo soprattutto alla vita sentimentale della protagonista. L'incontro con Danilo ha fatto tornare alla mente dei telespettatori la loro storia d'amore che a quanto pare, non hanno affatto dimenticato. Non solo Luisa Ranieri però: nel cast c'è un'altra attrice di punta nei palinsesti di Rai 1, che veste i panni della madre della protagonista: Lunetta Savino. Tra i ruoli più iconici dell'attrice campana, oltre quello di Cettina Gargiulo in Un Medico in Famiglia, c'è quello della mamma pugliese nel capolavoro di Ferzan Özpetek Mine Vaganti.
La scena nella puntata della fiction in onda ieri sera in cui ne ha dette di tutti i colori ad Amanda nel negozio di Trifone, ha ricordato l'iconica scena del film in cui fa la stessa cosa con una signora del paese che giudica la sessualità di suo figlio Antonio. Stesse sensazioni, movenze e tono di voce. Nulla a parer nostro è stato lasciato al caso. Siete dello stesso avviso? Sicuramente gli autori avranno ben pensato non solo di omaggiare la pellicola che le ha permesso di ottenere ruoli ancora più di spicco nella sua carriera da quel momento in poi.
Il filo che lega l'attore italo turco al Sud Italia, in particolare alla Puglia e alla Campania (e anche a Luisa Ranieri) è ormai risaputo. Non si esclude dunque che possa essere stato un omaggio voluto e sentito, che ha lasciato il pubblico fortemente meravigliato e compiaciuto. Il rimando dunque, è stato accolto dai più attenti ed esperti.
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