Netflix, Alessandro Borghi senza filtri su Supersex: "Non volevo accettare, ecco perché"

Alessandro Borghi in Supersex

Netflix ha finalmente reso disponibile Supersex da oggi 6 marzo. La serie che racconta la vita personale e professionale di Rocco Siffredi. Scelto come protagonista Alessandro Borghi, l'attore romano tra i più amati del momento.

Un lavoro diverso dal solito quello proposto ad Alessandro Borghi questa volta, una serie che di sicuro gioverà a Netflix un ottimo riscontro. Supersex racconta la storia di Rocco Siffredi, affrontando la sua carriera ed il suo vissuto, questo per permettere al pubblico di riuscire ad andare oltre i soliti cliché. Nella serie tanti attori talentuosissimi oltre a Borghi, tra cui Jasmine Trinca e Saul Nanni.

Netflix ha già diversi prodotti nei quali compaiono questi attori e spesso i film scelti dagli utenti, sono proprio rispetto agli attori presenti nel cast. In Supersex Jasmine Trinca ha un ruolo particolare, ovvero rappresenta la sintesi di tutte le donne con le quali il protagonista si è relazionato nel corso della sua vita. Saul Nanni invece interpreta Rocco negli anni della gioventù, un modo per portare sullo schermo il vissuto a trecentosessanta gradi di Rocco Siffredi.

Netflix, Alessandro Borghi in Supersex: perché voleva rifiutare il ruolo

Dopo l'uscita su Netflix di Supersex e la presentazione fatta in occasione della serie proposta sulla piattaforma, sono state molteplici le dichiarazioni di Alessandro Borghi. L'attore ha rivelato il suo desiderio di voler portare in scena la veridicità della professione di Rocco, sfatando tutti i falsi miti. Dimostrando quindi quanto l'Italia spesso si dimostri un paese bigotta, poco elastico ed affine alla sincerità argomentativa.

Alessandro Borghi è Rocco Siffredi
Alessandro Borghi è Rocco Siffredi

 

Tramite le tante interviste rilasciate, tra cui quella a GQ Italia, Borghi ha confessato che all'inizio voleva rifiutare il ruolo: "Mi sono spaventato, volevo dire no". Dopo però la scelta è stata presa in considerazione per il gusto di far arrabbiare le persone. Queste ultime non riescono secondo l'attore ad accettare che ci sono argomenti che vanno trattati come tutti gli altri. Spesso la poca elasticità anche solo nel linguaggio da utilizzare, limita la libertà di espressione.

La speranza di Alessandro Borghi, di Rocco Siffredi e di tutto il cast di Supersex è legata principalmente ad un cambiamento radicale e necessario sulle tematica trattata. Supersex è divisa in sette episodi, ed è ricca di materiale dal quale poter prendere spunto. Come ha più volte sottolineato Borghi, non mancheranno le scene di nudo, anzi su novanta giorni di lavorazione, cinquanta sono state dedicate ai momenti salienti della storia. Questo non deve però influenzare il pubblico, il quale si spera, approccerà a Supersex con un occhio più affine al vissuto e al sentimento di Rocco Siffredi e con una chiave di lettura critica ed originale. Solo cosi si potrà finalmente iniziare a dire che in Italia, i tanti taboo stanno finalmente svanendo.

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