Piemonte, Elisa Isoardi innamorata: il piatto (con accoppiata insolita) al quale non rinuncia mai

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Piemonte, Elisa Isoardi si trova nel cosiddetto Gaudì delle Langhe e c'è un piatto tipico, con un'accoppiata piuttosto insolito, al quale non riesce proprio a rinunciare. Un borgo da sogno, praticamente perfetto per le visite in famiglia, anche con bambini. Il posto, del resto, sembra veramente magico! A postare il tutto è stata proprio la conduttrice di Linea Verde che, per il noto programma Rai, viaggia da sempre in tutta Italia. 

Elisa Isoardi si trova nel cuore del Piemonte, in un borgo chiamato anche il Guadì delle Langhe, per la somiglianza architettonica con l'artista presente in Spagna, precisamente a Barcellona. Gli scatti che lei stessa ha mostrato, fanno vedere un paesaggio meraviglioso. Si tratta di un borgo tranquillo e pieno di verde, praticamente perfetto da visitare in famiglia, anche con i bambini. Un luogo che incanta dal primo momento e che porta i suoi visitatori a rilassarsi tra la tranquillità della natura.

Piemonte, Elisa Isoardi nel Gaudì delle Langhe: borgo da sogno, da vistare in famiglia

Elisa Isoardi si trova precisamente a Dogliani. Si tratta nel dettaglio, di un comune italiano di 4588 abitanti, situato nella provincia di Cuneo in Piemonte. Il comune è anche noto per il Dolcetto di Dogliani. Si tratta, nel dettaglio, di un vino dal colore rubino intenso e dal gusto molto saporito e buono. Immersi nelle colline piemontesi, questo favoloso borgo si erge come custode di storie secolari e architetture che narrano di genio e creatività. Elisa Isoardi ha spiegato, in alcune storie sui social, di non riuscire assolutamente a rinunciare al brodino, con tanto di biscotti alla pasta reale. Un'accoppiata piuttosto insolita, ma che la conduttrice di Linea Verde adora!
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Elisa Isoardi, il dopo pasto al quale non riesce a rinunciare
Dogliani Castello, con la sua torre dell'Orologio tinteggiata dei colori del vino locale, rappresenta un capitolo affascinante del patrimonio italiano. Non è solo il colore a rendere unica la torre, ma la mente che ha guidato la sua ristrutturazione: Giovanni Battista Schellino, l'architetto che ha legato indissolubilmente il suo nome a questo luogo, trasformandolo in un'opera d'arte a cielo aperto. Alzando lo sguardo verso il cielo, la cupola azzurrata della Chiesa dei Santi Quirico e Paolo si impone alla vista, monumento di neoclassicismo e testimonianza dell'ingegno di Schellino nel cuore delle Langhe.
La chiesa, con la sua imponenza, potrebbe quasi deludere chi si aspetta l'eccesso tipico di Gaudì. Tuttavia, è proprio nelle sfumature e nei dettagli che si svela la maestria dell'architetto, capace di infondere vita anche agli angoli più insoliti del paese. Il cimitero monumentale, tra l'altro con le sue guglie rosse che si ergono orgogliose all'ingresso del Borgo Castello, è la testimonianza più eloquente dell'arte di Schellino, paragonabile per impatto e maestosità alla Sagrada Familia proprio di Gaudì. Questo luogo, dove l'architettura si fonde con la natura circostante in un abbraccio che sfida i canoni tradizionali, rappresenta il cuore pulsante della visione artistica di Schellino. Possiamo dire, dunque, che è un invito a riscoprire la bellezza inaspettata che può nascere dalla fusione tra innovazione e tradizione.