La seconda parte dell'intervista ad Alice Bellagamba, ex-allieva di Amici di Maria De Filippi e oggi insegnante presso il Balletto delle Marche di cui è fondatrice.
Bravissima in tutti gli stili, ma il contemporaneo è sicuramente quello più nel suo cuore e nelle sue corde. Dopo essere stata una delle allieve che il più pubblico ricorda in relazione ad Amici e ai professionisti sfornati durante i vari anni di messa in onda, Alice Bellagamba è oggi insegnante appassionata e vicina più che mai al suo lavoro e agli aspiranti danzatori che segue. Che consiglio da a chi vuole intraprendere la sua stessa strada e come reputa i giudizi, talvolta severi e definitivi della maestra Alessandra Celentano?
Alice Bellagamba, l'insegnamento dopo Amici: cosa pensa dei metodi di Alessandra Celentano
Come ti approcci in sala, soprattutto ai tuoi allievi più giovani?
"Cerco di tramettere la passione ai più piccoli: senza non si va da nessuna parte. Cerco di fargli esplorare ogni stile affinché scelgano al meglio. Li 'butto' in scena non appena una coreografia è pronta. Studiare danza in sala è bellissimo, ma il fine resta sempre andare in scena. Soprattutto non sono un'insegnante bacchettona: per me l'importante è che si divertano e che stiano bene".
Guardi Amici quest'anno? Chi sono i tuoi preferiti?
"Ogni tanto lo guardo: i miei preferiti sono assolutamente Dustin e Marisol".
Cosa ne pensi dei modi e dei metodi della maestra Celentano, spesso troppo rigida nei confronti di chi non reputa adatto questo mestiere?
"Sono d'accordo al 50% con la Celentano. Sono cresciuta artisticamente, durante le mie lezioni di danza con quel tipo di rigore: venivo cacciata dalla sala se avevo lo chignon ai capelli fatto male. Al tempo stesso capisco che non tutti i ballerini possono avere il fisico perfetto che ha Anbeta ad esempio. Per la preparazione tecnica sono d'accordo con lei: non deve essere eccellente, ma buona si, in modo da aiutare anche in altri stili come il moderno e il contemporaneo. Se un ballerino non è dotato, ma ci lavora, può riuscire benissimo: si può lavorare apertura nei movimenti, anche collo del piede. Tutto sta nella forza di volontà della persona".
Quest'anno gli allievi Mew e Matthew hanno lasciato il programma per pressioni e poca spensieratezza nel viversi l'esperienza: cosa ne pensi?
"Appena entri a far parte del programma, per forza di cose vivi in un ambiente chiuso non avendo contatti con l'esterno. Io ero abituata siccome vivevo sola da sette anni, quindi non ho avvertito questo senso si solitudine. Anche nella mia edizione però, c'erano dei ragazzi che soffrivano parecchio questa cosa e la produzione ti sta vicino sempre".
Un consiglio per chi vuole diventare ballerino o ballerina?
"Se non hai passione, cambia strada. Non basta andare a scuola e studiare. Torna a casa, allenati, crea. Io da piccola non uscivo, non ho mai fatto una gita per la danza: bisogna fare delle rinunce per poi raccogliere i frutti di una semina dura, ma necessaria".
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