Leo Gassmann rivela per la prima volta: "Cosa ho dovuto fare per diventare Califano"

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Leo Gassmann rivela per la prima volta che cosa ha dovuto fare per diventare Franco Califano. Questa sera, infatti, vedremo il film sulla vita del grande cantante, interpretato proprio dal figlio di Alessandro Gassmann. 

Leo Gassmann ha rivelato per la prima volta che cosa ha dovuto fare per diventare Franco Califano nel film tratto dalla vita del famoso cantante italiano. Il figlio di Alessandro Gassmann, infattu, interpreterà il mostro sacro della musica italiana nel film che porta il nome del celebre cantautore. La pellicola andrà in onda su Rai 1 stasera 11 febbraio, subito dopo il Festival di Sanremo. Il film narrerà la vicenda di un giovane Califano, dagli anni della Dolce Vita fino agli anni Ottanta.

Per la prima volta, avremo l'occasione di vedere il figlio di Alessandro Gassmann, che lo scorso anno ha debuttato al Festival di Sanremo come cantante, nel ruolo di attore. Nel corso della storia, scopriremo che il Califfo, quando aveva soli 22 anni, coltivava la passione per la poesia e la musica, oltre a sognare una vita spensierata. Incontrerà Rita, il suo primo e unico amore, con cui si unirà in matrimonio e avrà un figlio. Tuttavia, la routine della vita lo renderà insoddisfatto, spingendolo a trasferirsi a Milano, ospite di Edoardo Vianello.

Qui inizia a comporre canzoni e a immergersi in un mondo di poesia e libertinaggio. Entrerà in contatto con artisti di ogni genere e farà uso di droghe. Si farà anche amicizie importanti come Gianni Minà e Ornella Vanoni. Le sue fragilità lo porteranno ad affrontare un periodo di riabilitazione in una clinica e a trascorrere del tempo dietro le sbarre per reati legati alla droga. Questa fase segnerà però una svolta nella sua vita.

Leo Gassmann rivela per la prima volta che cosa ha dovuto fare per diventare Califano

Leo Gassmann ha spiegato, nel corso di un'intervista rilasciata per Amica, che per diventare Franco Califano ha dovuto lavorare moltissimo sulla sua voce, oltre che sulla sua immagine. L'obiettivo, fin dall'inizio, era quella di non creare una sorta di 'imitazione' del grande cantante o una specie di parodia.

Volevano, fin dall'inizio, realizzare un tributo all'artista che fosse elevato e anche molto valido. Ha raccontato che ha dovuto lavorare veramente tanto per eliminare le note alte, che solitamente utilizza quando parla nella sua quotidianità. Ha spiegato, in modo piuttosto tecnico, che ha dovuto tenere solo quelle basse.

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Leo Gassmann sul set del film dedicato alla vita di Franco Califano

Alla fine, ha anche raccontato che per imparare bene a interpretare il cantante ha stampato tutti i testi delle canzoni di Califano e in ogni occasione, anche quando viaggiava o prima di uscire con gli amici, scriveva appunto su dove fare pause, dove prendere fiato o dove era necessario aggiungere delle cosiddette sporcature. Il suo, dunque, è stato un lavoro molto difficile, ma che spera verrà presto ripagato.

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