Abbiamo intervistato per voi uno dei nuovi personaggi di Mare Fuori 4: Luca Varone sarà il detenuto Angelo.
Il suo film del cuore è Interstellar e giura di averlo visto almeno una quindicina di volte. Il mito assoluto? Pier Francesco Favino, che colloca nella top tre degli attori migliori al mondo: "Il mio per lui, è amore incondizionato", ci ha detto durante la nostra chiacchierata. Luca Varone è giovanissimo, eppure sta vivendo il sogno di parecchi suoi coetanei e non solo.
Vedremo infatti il suo volto nella quarta stagione di Mare Fuori, che punta da adesso in poi sulle nuove leve, aprendo a nuove storie e passati tutti da scoprire in attesa dei prossimi capitoli. Lo abbiamo intervistato e sono tante le cose che ci ha raccontato, ma oggi, che è il grande giorno dell'uscita su Rai Play dei primi sei episodi della serie, ci concentreremo sul suo personaggio e soprattutto, su quello che dobbiamo aspettarci da questo nuovo ingresso. Restate vigili per la seconda parte dell'intervista che pubblicheremo prestissimo: lì conoscerete i retroscena più clamorosi sulle riprese e molto altro ancora.
Mare Fuori 4, intervista esclusiva a Luca Varone: le rivelazioni su Angelo e le prime anticipazioni
Il suo personaggio si chiamerà Angelo e stando alle prime anticipazioni, avrà a che fare con Silvia e si troverà catapultato in una realtà mai lontanamente anche solo sfiorata in precedenza. Stando alle sue prime parole, il ragazzo ricorderà per certi versi il percorso e le vicende di Filippo Ferrari, soprannominato O'Chiattill dai ragazzi nel carcere e interpretato nelle prime tre stagioni da Nicolas Maupas.
Ti sei definito un po' un Chiattillo 2.0: cosa accomuna e differenzia Angelo da Filippo?
"Angelo a differenza di Filippo che è milanese proviene dal Vomero, la Napoli alta, quindi questa è la prima differenza tra i due personaggi. Si assomigliano molto nello stile e anche a livello umano. Lo so perché conosco bene la serie e le sue storie avendola sempre guardata. Filippo mi è sempre sembrato buono al cento per cento nonostante i reati che lo hanno visto coinvolto, e senza fare spoiler vi dico che anche il mio personaggio è così, ma ci saranno degli switch. Le loro storie sono diverse, ma entrambi sono stati catapultati senza neanche accorgersene in un mondo totalmente lontano da loro e dalle loro vite".
Quando hai effettivamente percepito la grandezza del progetto e la risonanza di Mare Fuori?
"Sono sincero, ho cominciato a percepire la grandezza del progetto alla conferenza stampa. Durante le riprese non me ne ero mai reso conto così tanto. Lì ho cominciato a vedere i fan che si avvicinavano, le foto insieme e i follower che crescono ogni giorno da allora su Instagram. Ancora però, non me ne sono reso conto totalmente".
Questo come ti fa sentire?
"Sono un po' ansioso: finalmente ci siamo. Un periodo molto pieno, non stressante, ma carico di tante cose e soprattutto, molte più responsabilità di prima".
Come è stato entrare proprio ora all'interno del progetto? Hai avuto paura di non essere accettato dal cast storico?
"Ho temuto di non essere ben visto all'inizio. Entrare nella quarta stagione, dove tutto vive già da molto tempo non è mai facile. Mi hanno però accolto subito in maniera super positiva, dal primo all'ultimo. Mi hanno messo a mio agio dal giorno uno e detto come comportarmi sul set, con i fan e nella gestione della fama. Ho legato tantissimo col trio Micciarella, Cucciolo e Dobermann, ma anche con Antonio D'Aquino (Milos). Con loro ho avuto maggiore sintonia, ma chi sta da più tempo come Matteo e Massimiliano (Edoardo e Carmine), mi ha dato dei consigli fondamentali: ho apprezzato tanto".
Cosa dobbiamo aspettarci da Angelo e da Mare Fuori 4?
"Aspettatevi tarantelle, sarà una tarantella continua. Angelo in una parola sarà carnale, e scoprirete il perché conoscendo la sua storia".
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