Schindler's List: com'è oggi la bambina simbolo del film, irriconoscibile

Se c'è un film sulla Shoah che ha tanti retroscena particolari, quello è Schindler's List. Le scene commoventi sono tante, ma quella che resta più impressa riguarda una bambina.

I film sulla Shoah sono un mondo cinematografico a parte. Raccontare un genocidio portando rispetto per quello che è successo non è mai semplice. Tra "La vita è bella" di Benigni, "Il pianista" di Polànski e tanti altri film da ricordare ce n'è uno che ha tantissimi retroscena particolari: Schidler's List. Una pellicola che ha commosso e continua a farlo, il capolavoro sulla Shoah di Spielberg è stato trasmesso ieri in prima serata su Rete 4.

Un lungometraggio davvero imperdibile capace di raccontare la storia vera di Oskar Schindler e della sua lista che ha salvato milioni di vite. Per produrre e girare il film del 1993 il regista decise di voler rendere il tutto più reale possibile. Ogni scelta fatta da Spielberg per la sua opera fu un lavoro di ricerca e di cuore. Nessuna star di Hollywood a dare il volto per il protagonista, tanti quelli scartati. Il regista, infatti, ritenne giusto rifiutare attori come Mel Gibson e Kevin Costner. La scelta fu dovuta alla necessità di non voler dare al film una connotazione hollywoodiana. Ma c'è un'altra cosa che ha fatto il regista, una promessa.

Schindler's List e la bambina dal cappotto rosso: com'è oggi

Tra i tanti aneddoti e le tante decisioni prese da Spielberg per il suo capolavoro sulla Shoah c'è anche una promessa. Un patto che fece con il simbolo del film: la bambina col cappotto rosso. Impossibile non ricordare la scena, l'unico frammento di colore è lì indossato da una dolce e innocente bambina che vaga per il ghetto. La scelta di mettere in risalto solo quell'elemento in un film completamente in bianco e nero ha molti significati tra cui l'omaggio a qualcuno che è esistito davvero.

La storia della bambina col cappotto rosso è vera ed è una sopravvissuta all'Olocausto di nome: Roma Ligocka. La piccola era conosciuta in tutto il ghetto di Cracovia per il suo cappottino invernale di colore rosso. Spielberg decise di portare anche la sua di storia all'interno del suo film scegliendo come protagonista della scena più ricordata dell'opera: Oliwia Dabrowska. La piccola all'epoca aveva solo 3 anni e il regista Steven Spielberg si fece promettere una cosa molto particolare. Chiese, infatti, alla piccola di non vedere il film fino ai 18 anni. Oliwia non mantenne la promessa e lo vide ad 11 anni, ma conferma che avrebbe dovuto ascoltare il consiglio. Adesso non fa più l'attrice ed è molto cambiata rispetto al film, ma qualcosa resta. Sulla sua pagina Instagram la foto profilo risale a tanti anni fa e raffigura lei con il cappottino rosso.

LEGGI ANCHE >>>Meteo, addio per sempre al freddo? La risposta di Giuliacci lascia tutti senza parole